I ricercatori dell’Università di Bristol hanno scoperto perché la pelliccia delle zebre è a strisce sottili e dai contorni netti. Le loro scoperte, pubblicate sul Journal of Experimental Biology, rivelano che la netta distinzione tra bianco e nero e le piccole macchie scure sono particolarmente efficaci nel contrastare gli attacchi dei tafani.
Queste caratteristiche eliminano in particolare i contorni delle grandi macchie scure monocromatiche che attraggono i tafani a distanza ravvicinata.
Perchè le zebre hanno le strisce?
Il team ipotizza che le sottili strisce posteriori servano a ridurre al minimo le dimensioni delle caratteristiche locali di una zebra che attraggono i moscerini. La ricerca è stata condotta dal professor Tim Caro e dal dottor Martin How, entrambi della School of Biological Sciences dell’Università di Bristol.
Il professor Caro ha spiegato: “Sapevamo che i tafani sono contrari ad atterrare su oggetti a strisce – diversi studi lo hanno ora dimostrato, ma non è chiaro quali aspetti delle strisce trovino avversi.”
“È la sottigliezza delle strisce? Il contrasto tra bianco e nero? Il segnale polarizzato che possono emettere gli oggetti? Abbiamo quindi cercato di esplorare questi aspetti utilizzando diversi tessuti a fantasia drappeggiati sui cavalli e filmando i tafani in arrivo”.
Le scoperte degli studiosi
Il team ha scoperto che i tafani tabanidi sono attratti dagli oggetti scuri di grandi dimensioni presenti nel loro ambiente, ma meno dai motivi spezzati scuri. I manti completamente grigi sono stati associati al maggior numero di atterraggi, seguiti da manti con grandi triangoli neri collocati in posizioni diverse, quindi da piccoli motivi a scacchiera senza un ordine particolare. In un altro esperimento, hanno scoperto che le strisce a contrasto attiravano poche mosche, mentre quelle più omogenee erano più attraenti.
Il professor Caro ha aggiunto: “Questo suggerisce che qualsiasi animale ungulato che riduca la sua sagoma scura complessiva rispetto al cielo trarrà beneficio in termini di riduzione degli attacchi di ectoparassiti”
Gli altri aspetti da studiare
Ora l’équipe vuole determinare perché la selezione naturale ha portato alla formazione di strisce negli equidi – la famiglia dei cavalli – ma non in altri animali con gli zoccoli.
Il professor Caro ha aggiunto: “Sappiamo che la pelliccia delle zebre è corta, il che consente agli apparati boccali dei tafani di raggiungere la pelle e i capillari sanguigni sottostanti. Questo potrebbe renderle particolarmente suscettibili al fastidio delle mosche, ma la cosa più importante, forse, è che le malattie che portano sono fatali per la famiglia dei cavalli ma meno per gli ungulati. Questo aspetto va indagato”.