Nella serra tropicale del Muse (Museo delle scienze di Trento), durante alcuni campionamenti scientifici, è stata trovata e descritta per la prima volta Barkeriella museensis, una lumachina di due centimetri appartenente a una famiglia di molluschi terrestri, i Rathouisiidae, poco diffusa e studiata, presente dall’Asia orientale fino all’Australia.
Il ritrovamento, descritto sulla rivista Zoological Journal of the Linnean Society, apre interessanti scenari di indagine sulle specie aliene. Lo spiega l’Accademia dei Fisiocritici di Siena, i cui ricercatori del Museo di storia naturale insieme a studiosi dell’Ateneo senese hanno fatto la scoperta. Grazie alla successiva analisi morfologica e molecolare è stato possibile determinare che il piccolo invertebrato trovato durante i campionamenti al Muse apparteneva a una specie sconosciuta.
La scoperta della Lumachina
Il nome Barkeriella museensis è stato scelto in onore del malacologo neozelandese Gary Barker e del Muse. L’origine del mollusco rimane un mistero ma potrebbe collocarsi in Asia orientale o in Australia visto che la famiglia a cui appartiene è diffusa in quelle aree. Incerto come la lumachina sia arrivata a Trento: probabilmente in seguito al trasporto di terriccio o di piante nella serra.
“Il Muse – spiega Debora Barbato, ricercatrice dell’Università di Siena/Nbcf – è una delle aree di studio che assieme ad altri orti botanici e musei scientifici dotati di serre e giardini stiamo indagando in cerca di xenodiversità”. Quanto al Muse “nell’ultimo decennio, attraverso le sue attività di ricerca ha portato alla scoperta di circa 50 specie, quale esito dell’esplorazione territoriale” spiega Massimo Bernardi, responsabile ricerca e collezioni del Muse.