“L’allarme siccità si estende a tutta Europa, dalla Francia dove non ha piovuto per più di un mese e sono a rischio i profumi alla Spagna dove per la mancanza di precipitazioni non ci sono le ghiande per alimentare i maiali destinati al prelibato Pata negra ma soffrono anche le esportazioni di ortofrutta tanto che in Gran Bretagna si segnalano scaffali vuoti con il via ai razionamenti nei supermercati“: e quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sulla base della mappa europea del programma Copernicus che mostra “allarmi e allerte sulla bassa umidità del suolo in molte parti meridionali, dalla Francia centrale e sud-occidentale, alla Spagna settentrionale, dall’Italia settentrionale alla Germania meridionale, ma anche parti significative della Grecia settentrionale e meridionale Bulgaria e gran parte della Turchia“.
“In Francia – sottolinea la Coldiretti – potrebbero scattare restrizioni sull’uso dell’acqua già dal prossimo mese di marzo a causa un inverno particolarmente secco tanto che il ministro dell’Agricoltura, Marc Fesneau ha annunciato che 60 nuovi progetti di opere idrauliche a vocazione agricola verranno resi operativi entro giugno. Con le alte temperature – continua la Coldiretti – crescono le difficoltà per le produzioni di fiori da destinate ai raffinati profumi francesi dalla tuberosa alla lavanda, dalla rosa al gelsomino che viene pagato più dell’oro. Il crollo dei raccolti europei – continua la Coldiretti – sta avendo pesanti effetti sulla Gran Bretagna che è un grande paese importatore e che deve ora fronteggiare una diffusa penuria di pomodori peperoni cetrioli, insalate, broccoli e cavolfiori“.
“In Italia con il Po a secco – precisa la Coldiretti – rischia un terzo del Made in Italy a tavola che si produce proprio della Pianura Padana dove si concentra anche la metà dell’allevamento nazionale. Dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dai grandi formaggi come Parmigiano reggiano e il Grana Padano ai salumi più prestigiosi come il prosciutto di Parma o il Culatello di Zibello fino alla frutta e alla verdura la produzione della food Valley – ricorda la Coldiretti – rappresenta la punta di diamante del Made in Italy alimentare in Italia e nel mondo“.
“Si spera ora nell’arrivo della nuova perturbazione con precipitazioni annunciate con pioggia e neve anche in Italia che sono importanti per aiutare i cereali in campo e consentire le lavorazioni dei terreni per preparare le semine primaverili in una situazione in cui si registra a livello nazionale un deficit idrico del 30% che sale addirittura al 40% nel nord Italia“, secondo l’analisi Coldiretti su dati Isac Cnr. “Una svolta importante – sottolinea la Coldiretti – per le produzioni agricole primaverili ed estive di fronte ad una situazione che è peggiore di quella dello scorso anno quando si è registrato una perdita di almeno 6 miliardi di euro nei raccolti per la siccità” secondo la Coldiretti.
“Il fiume Po è a secco e al Ponte della Becca (Pavia) si trova a -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico, con le rive ridotte a spiagge di sabbia come in estate, secondo l’ultima rilevazione della Coldiretti. Lo stato di magra del più grande fiume italiano – sostiene Coldiretti – è rappresentativo delle difficoltà in cui si trovano tutti gli altri corsi d’acqua del settentrione con i grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 36% del lago di Garda al 38% di quello Maggiore fino al19% di quello di Como ma si registra anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell’arco alpino ed appenninico. La neve – conclude Coldiretti – è importante sia in montagna che nelle pianure per rimpinguare le scorte d’acqua ma anche per proteggere i terreni e le semine tanto che fra gli agricoltori si dice da sempre che “sotto la neve c’è il pane” per evidenziare il ruolo strategico che svolge per una buona resa delle coltivazioni“.