Il cargo russo Progress MS-21, sganciato dalla Stazione Spaziale Internazionale e bruciato in gran parte in atmosfera (con resti incombusti caduti nel Pacifico), è stato probabilmente danneggiato “da un impatto esterno“: lo ha riferito oggi l’agenzia spaziale russa Roscosmos, citando dati preliminari. “Tali conclusioni sono tratte sulla base di immagini che mostrano i cambiamenti sulla superficie esterna della nave,” ha precisato l’agenzia.
Roscosmos ha anche pubblicato una foto (in alto) che mostra un foro di circa 12 millimetri nel radiatore di un sistema di controllo termico. E’ stato anche reso noto che anche i pannelli solari sono stati danneggiati.
Roscosmos ha riferito di una perdita di pressione nel cargo lo scorso 11 febbraio. Le indagini sull’incidente hanno posticipato il lancio del velivolo per riportare sulla Terra due cosmonauti russi e un astronauta americano (Sergei Prokopiev, Dmitry Petelin e Francisco Rubio).
Il lancio della capsula sostitutiva, Soyuz MS-23, avverrà il 24 febbraio, con attracco con la ISS programmato il 26 febbraio, ha confermato Roscosmos.