Violento terremoto in Turchia, l’Anatolia si è spostata di 3 metri

Esperto: "osservata una traslazione della placca araba di circa 3 metri verso Nordest-Sudovest rispetto a quella anatolica"
MeteoWeb

In ogni terremoto si verifica un movimento sul piano di faglia, chiamato anche piano di frattura, che avviene lungo il confine tra le placche. Questo fenomeno è istantaneo e dipende dalla quantità di energia liberata durante l’evento sismico che provoca il terremoto stesso,” ha spiegato all’AGI Paolo Messina, ricercatore associato presso l’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Igag), spiegando che l’Anatolia si è spostata di circa 3 metri dopo la forte scossa registrata in Turchia alle 02:17 ora italiana.

Generalmente questi movimenti possono variare da pochi centimetri fino a diversi metri in funzione della magnitudo del Terremoto. In questo caso, vista l’enorme quantità di energia accumulata, è stata osservata una traslazione della placca araba di circa 3 metri verso Nordest-Sudovest rispetto a quella anatolica. Le due placche si interfacciano lungo il piano di frattura e hanno provocato un movimento relativo considerevole,” ha concluso l’esperto.

Il violento terremoto è stato causato “dallo scontro tra la placca arabica e la placca anatolica. I blocchi accumulano energia elastica nel tempo, ma a un certo punto questa non tiene più e genera onde che provocano i terremoti. La scossa è avvenuta in quella che è definita una faglia trascorrente, è come se la parte dell’Anatolia si fosse spostata verso sud-ovest per uno spostamento di circa 3 metri e in alcuni punti anche di più. Le onde e le oscillazioni del suolo hanno provocato i crolli e le distruzioni,” ha spiegato Carlo Doglioni, presidente dell’INGV a Rainews24. Sulla possibilità che ora si verifichino terremoti anche nella zona del Mediterraneo, Doglioni osserva che “è una sequenza in corso. L’effetto epidemico è possibile, ma considerata la distanza è difficile ci siano effetti per l’Italia, dove ci sono numerosi movimenti nel corso dell’anno“.

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