“È il nostro lavoro quando c’è un disastro naturale o una crisi umanitaria. Lo prevede la Carta internazionale dei disastri, un trattato stipulato nel 1999“: è quanto ha dichiarato, in un’intervista a Repubblica, Simonetta Cheli, direttore del Programma di osservazione della Terra dell’Agenzia Spaziale Europea.
Dal centro di Frascati, è l’ESA a coordinare il lavoro di tutti i satelliti messi a disposizione di Turchia e Siria: fino a 60 contemporaneamente, a seconda della posizione in orbita.
“Non salviamo direttamente vite come i soccorritori tra le macerie. Ma facciamo di tutto per metterli nelle migliori condizioni. Normalmente riceviamo un’allerta a settimana. Abbiamo dato il nostro contributo durante l’eruzione di Las Palmas e l’inondazione in Pakistan, ma anche l’estate scorsa per localizzare gli incendi in Sardegna,” ha sottolineato Cheli.