Un razzo fatto quasi interamente di parti stampate in 3D è rimasto sulla piattaforma di lancio questa sera, dopo che il suo primo tentativo di lancio è stato interrotto all’ultimo minuto. Relativity Space, con sede in California, stava tentando di lanciare il razzo Terran 1 in orbita da un ex sito missilistico presso la Cape Canaveral Space Force Station. La prossima finestra di lancio potrebbe aprirsi nei prossimi giorni.
I computer di bordo hanno interrotto il conto alla rovescia con poco più di un minuto rimanente a causa di un problema di temperatura con lo stadio superiore del razzo. Il Mission Control ha deciso di risolvere il problema e riprovare prima che la finestra di lancio si chiudesse, ma alla fine ha deciso di abortire il tentativo di lancio.
Il razzo Terran 1 di Relativity Space è un razzo relativamente piccolo, alto solo 33 metri. Non avrebbe trasportato nulla per questo volo di prova: solo un anello di metallo commemorativo stampato in 3D che pesa circa 1,5kg. Circa l’85% del razzo è costituito da parti 3D stampate nello stabilimento dell’azienda a Long Beach, in California, compresi i motori. Relativity Space mira ad aumentare questa percentuale nelle sue versioni future. I razzi Falcon di SpaceX volano da anni con parti stampate in 3D, ma non quanto il nuovo razzo di Relativity Space. Uno degli obiettivi chiave del volo di prova di oggi, quindi, era dimostrare che il veicolo è abbastanza robusto da tollerare le sollecitazioni del lancio. L’azienda ha affermato che il suo razzo è il più grande oggetto stampato in 3D che abbia tentato un lancio.
Terran 1, alimentato da 9 motori Aeon di Relativity Space nel primo stadio e uno nello stadio superiore, può trasportare fino a 1.250kg verso l’orbita bassa, secondo Relativity Space, ma l’azienda sta sviluppando qualcosa di molto più grande e potente.
Terran 1 è un passo evolutivo verso Terran R, un razzo riutilizzabile progettato per trasportare fino a 20.000kg verso l’orbita bassa. Il Terran R, alto 66 metri, potrebbe volare per la prima volta già il prossimo anno, secondo i rappresentanti dell’azienda. Relativity Space, con sede in California, è stata fondata nel 2015 da Tim Ellis e Jordan Noone, che avevano entrambi lavorato presso Blue Origin.