Il 17 marzo 1861 nasceva il Regno d’Italia, lo Stato italiano unificato a seguito della guerra risorgimentale (seconda guerra d’indipendenza). La proclamazione avvenne in questa giornata da parte del primo Parlamento italiano. Si sarebbe dovuto attendere fino al 20 settembre 1870 per la totale unificazione dell’Italia, con la Presa di Roma e la sconfitta dello Stato Pontificio.
Nel 1946, in seguito al referendum del 2 giugno, avvenne la trasformazione del Regno d’Italia in Repubblica.
«Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861»: sono queste le precise parole del testo di legge n. 4671 del Regno di Sardegna, che di lì a poco sarebbe diventato la legge n. 1 del neonato Regno d’Italia, edificato sulle “ceneri” di sette stati diversi in cui, fino a quel momento, era stata suddivisa la nostra penisola.