Il 16 marzo 1926 il fisico statunitense Robert H. Goddard lanciò con successo il primo razzo a propellente liquido ad Auburn, nel Massachusetts, aprendo la strada all’era dei viaggi nello Spazio. Il razzo, composto da sottili tubi dell’altezza di 10 metri ed alimentato da ossigeno liquido e benzina, viaggia per 2,5 secondi ad una velocità di circa 60 km/h, raggiungendo un’altezza di 41 metri ed atterrando a 184 metri di distanza.
Goddard costruì il primo razzo a propellente liquido usando la tecnologia che negli anni 1960 avrebbe portato gli esseri umani nello spazio.
Nonostante lo scetticismo della comunità industriale, Goddard lavorò ai suoi progetti fino alla sua morte, nel 1945: lo sostenne il celebre aviatore Charles A. Lindbergh, che contribuì a fargli ottenere un finanziamento dal Fondo Guggenheim per la Promozione dell’Aeronautica, cosa che consentì a Goddard di impiantare una base di lancio a Roswell, nel New Mexico, dove, dal 1930 al 1942, effettuò con successo 31 voli di razzi, tra cui uno che raggiunse la distanza di 1,7 miglia al largo della Terra, in 22,3 secondi.