E’ ufficialmente arrivata la Primavera e con essa la tanto temuta ma puntuale allergia al polline. Essa colpisce, secondo le statistiche, 600 milioni di persone soggette a rinite. Sembra che questi numeri in questi ultimi anni stiano registrando un consistente aumento. La febbre da fieno è molto diffusa, se si pensa che ne viene colpita una persona su dieci. Nelle persone allergiche, la mucosa nasale, a contatto con grandi quantità di pollini (allergeni) presenti nell’aria, si infiamma e certe cellule rilasciano mediatori chimici che innescano la sintomatologia allergica.
Le allergie stagionali hanno ripercussioni sulla qualità della vita del paziente e pesano non poco sul sistema sanitario nazionale. L’allergia stagionale, viene chiamata anche “rinite allergica” o “febbre da fieno“. Si tratta di un’allergia legata soprattutto ai mesi che vanno da fine febbraio alla fine di maggio. Le allergie stagionali sono spesso causate da tre tipi di polline: graminacee, alberi ed erbe infestanti.
Le forme dell’allergia al polline
La rinite viene distinta in allergica e non allergica. La differenza tra rinite allergica e non allergica è fondamentale: la metà dei pazienti cui sono stati prescritti antistaminici per la rinite allergica presentano sintomi che non sono dovuti ad allergia.
Ma quali sono le allergie più diffuse a Marzo? Marzo e aprile sono noti come i mesi per eccellenza delle allergie primaverili: difatti in questi mesi, le persone manifestano i sintomi più gravi. Inoltre, proprio a marzo, alle piante attive nella produzione di pollini a febbraio, si aggiungono la parietaria al centro e le graminacee al sud a partire da metà del mese. Tra marzo e aprile si osserva la presenza del polline di platano.
Le allergie in aprile
Ad Aprile la situazione non va di certo meglio per chi soffre di allergia. Infatti, ad aprile vi è la maggiore produzione di pollini, con graminacee, parietaria, betulacee, cupressacee, oleacee, platanacee attive su tutto il territorio nazionale.
Ma cosa sono i pollini? I pollini sono allergeni stagionali in quanto hanno caratteristiche di diffusione diverse a seconda del periodo di fioritura della pianta (e cambiano appunto a seconda delle aree geografiche). E’ utile sottoporsi al test allergico per comprendere le piante alle quali si è allergici e anche il ciclo di vita della pianta stessa.
Come agire
La consapevolezza e la copertura con gli antistaminici rappresenta un’arma adeguatamente efficace per contrastare l’allergia stagionale. Il raffreddore o la febbre da fieno è dietro l’angolo ogni volta che il soggetto allergico si trova all’aria aperta e soprattutto vicini a prati o campi. Ci sono molteplici tipi di pollini derivati da erbe dei prati (es. graminacee), alberi e piante erbacee che, in alcuni periodi dell’anno, possono scatenarne i tipici sintomi.
Sintomi e trattamento farmacologico
I segni e sintomi comuni dell’allergia stagionale comprendono: naso chiuso o che cola, prurito al naso, starnuti, occhi che lacrimano e prudono, occhi congestionati e gonfi, prurito alla gola, gonfiore della bocca o delle vie aeree
Il trattamento della rinite allergica deve essere strettamente seguito dallo specialista allergologo in base ai sintomi e alla loro gravità. Di solito l’allergia viene trattata con farmaci antistaminici e farmaci decongestionanti per naso e gola, gocce oculari decongestionanti,
immunoterapia.
Si tratta veramente di allergia stagionale?
Potrà stupire che circa il 65% dei pazienti a cui è stata diagnosticata la rinite allergica in realtà non soffre di allergie. Dal momento che la rinite allergica e quella non allergica richiedono un trattamento diverso, pur presentando sintomi simili, è fondamentale diagnosticarne correttamente la causa per stabilire il trattamento corretto. Un test ematico per la diagnosi delle allergie può aiutare a rilevare la sensibilizzazione a centinaia di potenziali fattori scatenanti, tra cui polline, muffe, alimenti e peli di animali.