Pubblicate dalla British Antarctic Survey, le prime immagini aeree del grande iceberg A81 che lo scorso 22 gennaio si è staccato dalla piattaforma di ghiaccio Brunt in Antartide. L’iceberg, che si estende per ben 1.550 chilometri quadrati, ha percorso 150 chilometri in direzione sud lungo la linea di costa, accompagnato da altri iceberg più piccoli che si sono staccati a loro volta. Dopo la rottura, l’iceberg si è girato e ora si è mosso verso sud. Gli esperti si aspettano che segua lo stesso percorso fatto dagli iceberg precedenti spazzati verso occidente dalla Corrente Costiera Antartica.
Le immagini (vedi video in fondo all’articolo) sono state riprese dai ricercatori che al termine della campagna estiva lasciavano la stazione di ricerca Halley. Proprio pochi anni fa la base era stata spostata di 23 chilometri perché si trovava in prossimità della grande crepa Chasm-1 che a gennaio ha dato origine all’iceberg A81. “Questo distacco era previsto“, spiega il glaciologo Oliver Marsh. “La British Antarctic Survey (BAS) ha monitorato la piattaforma di ghiaccio di Brunt e le voragini che si sono formate al suo interno per oltre un decennio. Da quando i glaciologi hanno osservato per la prima volta l’allargamento di Chasm-1 nel 2012, i team scientifici e operativi di BAS hanno previsto l’evento di distacco. Strumenti GPS ad alta precisione e dati satellitari sono stati utilizzati per monitorare l’allargamento della frattura e nel 2016 BAS ha preso la precauzione di spostare la stazione di ricerca di Halley nell’entroterra per proteggerla”.
A81 è il secondo grosso iceberg che si è staccato nella regione negli ultimi due anni: prima era stata la volta dell’iceberg A76, di 3.200 chilometri quadrati, che si era formato nel maggio 2021.