ALMA, Atacama Large Millimeter/submillimeter Array, l’imponente l’osservatorio nel deserto di Atacama, in Cile, compie 10 anni. Il telescopio dell’Osservatorio Meridionale Europea (ESO) a cui partecipa anche l’Italia ha permesso in questi anni innumerevoli scoperte, dall’osservazioni delle galassie primordiali risalenti a 13 miliardi di anni fa allo studio senza precedenti dei pianeti in formazione.
Che cos’è ALMA
ALMA è un telescopio modernissimo che studia la luce proveniente da alcuni dei più freddi oggetti dell’Universo. Questa luce ha lunghezze d’onda di circa un millimetro, fra la luce infrarossa e le onde radio, ed è perciò conosciuta come radiazione millimetrica e submillimetrica. ALMA è composto da 66 antenne di alta precisione, disseminate a distanze che raggiungono i 16 chilometri.
Gli obiettivi del telescopio
ALMA è il telescopio più potente per osservare l’Universo freddo – polveri e gas molecolari. Studia gli elementi che costituiscono le stelle, i sistemi planetari, le galassie e la vita stessa. Procurando agli scienziati dettagliate immagini di stelle e pianeti nati in nuvole di gas, vicino al nostro Sistema Solare, e individuando galassie distanti, che si formano ai confini dell’Universo osservabile, che noi vediamo all’incirca come erano dieci miliardi di anni fa, ALMA consente agli astronomi di rispondere ad alcune delle domande più profonde sulle origini del nostro cosmo.
ALMA è stato inaugurato nel 2013, ma le prime osservazioni scientifiche con una parte della serie di antenne sono iniziate nel 2011.
ALMA continua a produrre risultati unici e spettacolari. I campi in cui ha ottenuto le scoperte principali comprendono:
- Immagini di dischi protoplanetari come HL Tau (si veda eso1436) che ha trasformato le teorie precedenti sulla formazione dei pianeti.
- Osservazioni di fenomeni come gli “anelli di Einstein” con uno squisito dettaglio (si veda eso1522), raggiungendo un livello di risoluzione non ottenibile con il telescopio spaziale Hubbel della NASA/ESA.
- La rilevazione di molecole organiche complesse — molecole a base di carbonio, strutture pre-biotiche, necessarie per la vita — in dischi protoplanetari lontani (si veda eso1513), confermando che il Sistema Solare non è l’unico con la potenzialità di ospitare la vita.
ALMA è una collaborazione tra l’ESO, l’NSF (US National Science Foundation) e NINS (National Institute of Natural Science; Giappone), in collaborazione con la Repubblica del Cile. ALMA riceve fondi da ESO per conto dei suoi Stati Membri, dall’NSF in cooperazione con NRC (Nationale Research Council; Canada), NSC (National Science Council; Taiwan) e NINS in collaborazione con AS (Academia Sinica; Tawian) e KASI (Korea Astronomy and Space Science Institute; Corea del Sud).