Uno studio pubblicato sulla rivista Nature, esamina come le fioriture di fitoplancton costiero siano aumentate sia nelle loro dimensioni che nella loro distribuzione tra il 2003 e il 2020. Questa mappatura della fioritura su scala globale fornisce una risorsa preziosa per valutare questi eventi nell’ottica delle pratiche ambientali.
Le fioriture di fitoplancton negli oceani costieri possono essere benefiche per la produzione della vegetazione costiera e dell’ ecosistema, ma può anche causare importanti problemi – le caratterizzazioni dettagliate dell’incidenza e della distribuzione della fioritura non sono disponibili in tutto il mondo.
Lo studio del fitoplancton in un periodo campione che va dal 2003 al 2020
Una mappatura delle fioriture delle alghe marine costiere quotidiane tra
2003 e 2020, sulla base delle osservazioni satellitari globali (a 1 km di risoluzione spaziale), sottolinea come le fioriture algali si siano verificate in 126 dei 153 paesi costieri esaminati.
A livello globale, l’estensione spaziale (+13,2%) e la frequenza (+59,2%) delle fioriture sono aumentate significativamente
(P < 0,05) durante la prima fase di studio, mentre le fioriture si sono indebolite nelle aree subtropicali dell’emisfero settentrionale.
Una mappatura che ha molteplici funzioni
Questa mappatura e la valutazione dell’andamento del fitoplancton a livello globale rappresenta la base per le valutazioni globali dei rischi e i benefici della fioritura. Sono dati importanti per la formulazione o per la valutazione della gestione delle politiche ambientali.
Le fioriture di fitoplancton sono accumuli di alghe microscopiche che possono svilupparsi nello strato superficiale degli ecosistemi marini e d’acqua dolce. Si prevede che i cambiamenti nei livelli di nutrienti, dovuti all’attività umana aumenteranno la loro frequenza globale.
Le zone morte
Queste fioriture possono fornire cibo e nutrienti ad altri organismi, ma sono anche associate agli effetti negativi come la produzione di tossine che possono accumulare nelle reti alimentari e la deplezione di ossigeno portando alle cosiddette “zone morte“, prive di ossigeno in ecosistemi precedentemente bilanciati.
Studi precedenti hanno già esaminato le tendenze alla fioritura a causa di campionamenti incoerenti e della diversità dei specifici ecosistemi in cui appaiono. Lian Feng e i colleghi hanno realizzato una mappatura completa della distribuzione e delle tendenze dell’ultimo secolo, valutando 760.000 immagini acquisite dal satellite Aqua della NASA tra il 2003 e il 2020.
L’aumento della fioritura di fitoplancton a livello globale
Questi dati riferiscono che l’area totale colpita dalla fioritura nel 2020 era di 31,47 milioni di km² (8,6% dell’area oceanica globale). C’è stato un aumento di 3,97 milioni di km² (13,2%) rispetto al 2003.
La frequenza mediana globale ha anche mostrato un tasso crescente del 59,2% nel periodo preso a campione. Gli autori hanno anche osservato una significativa correlazione tra le variazioni della temperatura superficiale marina, la circolazione oceanica e la frequenza media della fioritura. Gli eventi meteorologici più caldi coincidono con la fioritura in alcune regioni.
Le informazioni dettagliate sull’entità e la frequenza delle fioriture di fitoplancton costiero aiutano i ricercatori a capire come si formano e si dissipano. Tali informazioni potrebbero essere utilizzate per valutare i rischi e i benefici della fioritura e potrebbero favorire lo sviluppo di strategie volte a ridurre al minimo l’insorgenza o le conseguenze di fioriture nocive.
Credit: Lian Feng