Auto, regolamento Ue su e-fuels in autunno: no ai biocarburanti

La Commissione europea non ritiene i biocarburanti neutrali sulle emissioni di anidride carbonica
MeteoWeb

La Commissione europea proporrà nell’autunno 2023 un atto delegato che specifichi in che modo i veicoli alimentati esclusivamente da combustibili di origine sintetica (e-fuels) contribuirebbero agli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. E’ quanto si apprende da fonti comunitarie dopo la ratifica dei Ministri Ue al regolamento che mette al bando dal 2035 i motori a benzina e diesel. I biocarburanti non potranno essere inclusi, si apprende dalle stesse fonti, perché emettono CO2, anche se meno di quelli fossili, e vanno considerate le emissioni indirette dall’uso dei terreni. Nel caso in cui l’atto delegato fosse respinto dall’Europarlamento o dal Consiglio Ue, Bruxelles intende riproporne il contenuto nella revisione di medio termine già prevista dal regolamento per il 2026.

Per i carburanti sintetici, come ha spiegato anche il Ministro spagnolo Teresa Ribera, il campo di applicazione sarà molto limitato, con un approccio simile a quello che è già stato adottato per veicoli speciali, come le ambulanze. Dovrà trattarsi di autoveicoli che, se viene immessa benzina, o gasolio, nel serbatoio, non partono: dovranno attivarsi solo se alimentati con carburanti sintetici. I biocarburanti sono stati esclusi da questa limitata eccezione perché in teoria i carburanti sintetici, anche se oggi non lo sono, potrebbero diventare neutrali in termini di emissioni, mentre i biocarburanti, secondo la visione che prevale alla Commissione, non possono raggiungere la neutralità. Per questo motivo, non verrà proposto dall’esecutivo di consentire l’immatricolazione di autovetture che funzionino esclusivamente bruciando biocarburanti.

Pichetto rivendica l’apertura Ue sui biocarburanti

Durante il voto con cui oggi il Consiglio Energia dell’Ue ha adottato il regolamento sulle emissioni di CO2 da auto e furgoni, con l’obiettivo di ridurle a zero nel 2035, “l’Italia si è astenuta perché ha apprezzato il cambiamento di direzione da parte della Commissione europea, nell’accogliere la possibilità di immatricolare i motori endotermici anche dopo il 2035, e non solo i motori elettrici”. Lo ha affermato il Ministro italiano per l’Ambiente e la Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, incontrando i giornalisti a Bruxelles, a margine del Consiglio. Pichetto ha aggiunto che una “apertura”, inoltre, “c’è stata da parte della Commissione e del Consiglio per una valutazione sulla neutralità tecnologica, che potrà essere dimostrata, in merito ai biocarburanti, anche prima del 2026, che già nei prossimi mesi potremo approfondire”. Questo “ha giustificato la nostra posizione di astensione”, ha spiegato il Ministro.

In realtà dell’apertura rivendicata dal Ministro non c’è traccia nella dichiarazione sull’attuazione del regolamento Ue. Alla domanda se non si tratti di una sconfitta per l’Italia, Pichetto ha riposto: “no, perché la posizione dell’Italia è stata nel biennio esattamente quella di dire che noi non possiamo porre fine al motore endotermico, proprio per la nostra caratteristica industriale, e avendo nel settore automotive il nostro più grande settore manifatturiero“. Quindi, ha insistito il Ministro, “l’obiettivo era il motore endotermico“, ovvero il suo mantenimento in produzione anche dopo il 2035. “Ma i motori endotermici naturalmente con la decarbonizzazione devono avere carburanti sintetici, come gli ‘e-fuels’, oppure che abbiano caratteristiche di bilanciamento delle emissioni. Noi riteniamo – ha affermato Pichetto – che per il biocarburante possa essere provato un bilanciamento tra la captazione” della CO2e le emissioni successive”.

A chi faceva notare che la dichiarazione della Commissione non menziona i biocarburanti, chiedendo perché l’Italia non abbia votato contro il Regolamento, il Ministro ha replicato: “l’Italia si è astenuta perché, primo, è ammessa la possibilità, come da nostra richiesta originaria”, a cui “poi si è unita la Germania con la propria posizione e chiaramente ha dato peso, di poter avere dal 2035 una continuità per i motori endotermici; questo è il dato di fondo“. In secondo luogo, ha proseguito Pichetto, “noi siamo dei produttori di biocarburanti, e naturalmente abbiamo ottenuto, e questo è un dato direi rilevante, il fatto che si possa nel prosieguo, prima della verifica del 2026, aprire una discussione per provare il bilanciamento delle emissioni dei biocarburanti”, ovvero il fatto che “la captazione della CO2 nel momento in cui vengono prodotti, provenendo da vegetali, possa compensare quella che è l’emissione nel momento dell’utilizzo”, con la combustione nei motori. Il riferimento del Ministro al 2026 riguarda la revisione del regolamento che la Commissione dovrà eseguire entro quell’anno, con la possibilità di proporre le modifiche legislative che riterrà opportune.

“Io credo – ha aggiunto Pichetto – che nei prossimi mesi dovremmo naturalmente valutare quella che è la neutralità tecnologica con delle prove scientifiche. Nel contempo, ora noi siamo anche nella condizione di dire che i motori endotermici ci saranno anche dopo il 2035″. Il Ministro, infine, ha risposto con un laconico “non lo so” a un giornalista che chiedeva se la Germania avesse in qualche modo “usato” l’Italia in questa partita.

Simson: “biocarburanti? Rispetteremo mandato legislativo”

Il tema dei biocarburanti portato dal Ministro italiano” Gilberto Pichetto Fratin “ci è stato fatto presente negli ultimi giorni e la nostra intenzione con questo processo non era quella di riaprire l’accordo” sullo stop alle auto a benzina o diesel a possibili modifiche “ma di offrire la necessaria garanzia sull’applicazione” del provvedimento “per consentire il voto di procedere con successo, come poi è avvenuto“. Lo ha dichiarato il Commissario europeo all’Energia, Kadri Simson, nella conferenza stampa al termine del Consiglio Ue Energia. “Ci aspettiamo che le conversazioni con gli Stati sull’applicazione dell’accordo continueranno e la Commissione agirà in pieno rispetto del mandato che ci è stato dato dalla legislazione”, ha aggiunto.

Condividi