Clima, il prof. Battaglia: “le emissioni antropiche non hanno alcuna correlazione con il cambiamento climatico”

Per il Professore Battaglia è necessario che gli ingegneri idraulici intervengano per risolvere i problemi legati alla siccità
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L’argomento è uno dei più caldi del momento: il clima e la siccità. Il professor Franco Battaglia, insieme al folto gruppo di scienziati di Clintel-Italia, ha scritto di recente al premier Giorgia Meloni per fare chiarezza sull’eccesso di allarmismo e sui catastrofismi climatici che non hanno alcun “fondamento scientifico”. Potrebbe sembrare che le piogge al Nord Italia in questi giorni, abbiano migliorato la situazione della siccità, ma ci vorrebbero ben 50 giorni per colmare la siccità di questi giorni. Il risultato sono montagne senza neve, canali prosciugati e fiumi in secca. Ci sono città del Nord Italia che si preparano a razionare l’acqua. Ieri c’è stato un consiglio dei Ministri straordinario per discutere di questo tema.

La parola “inverno” purtroppo sembra ormai da cancellare. Alessandro Rota, Presidente dell’Anbi di Milano ha dichiarato che la situazione è disastrosa a partire dal Cassano d’Adda, il comprensorio del fiume di Adda, dove ci sono sei canali che dovrebbero rimpinguare il territorio e i terreni agricoli. Essi servono circa 100.000 ettari, comprendendo le città di Milano, Bergamo, Cremona, Lodi. Rispetto alla media storica siamo sotto di un 56%. Ci si aspettano mesi di parsimonia dell’acqua in collaborazione con le istituzioni.

I fiumi sono in secca

Il sindaco della città di Quarona, in provincia di Vercelli, a febbraio ha emesso un’ordinanza per la sezione Valmaggiore per avvertire la popolazione che l’acqua del fiume non è potabile, a causa della siccità. A Pavia, dove si produce la maggior parte del riso nazionale, nel 2022 è caduto il 40% di acqua rispetto alla media degli ultimi anni, e il 2023 sta seguendo questo andamento. Questi terreni agricoli producono riso da più di 100 anni, ecco perché si teme che possa essere difficoltoso il passaggio ad altri tipi di coltivazione.

A rischio il settore agricolo e non solo

Si teme che sarà necessario addirittura dismettere delle aree agricole. Tutto il settore dipende dalla produzione del riso, in una filiera unica, dal settore meccanico al settore agricolo, fino alle aziende che producono prodotti chimici. Il pericolo è che le aziende risentano della siccità e vadano in default, con un calo preoccupante dei livelli occupazionali nel nord Italia.

Ma la siccità dipende dal comportamento dell’uomo? Oppure è una situazione che ci sarebbe comunque stato in questa epoca? Franco Battaglia, Professore di Chimica Fisica Università di Modena, è stato ospite questa sera del programma ControCorrente di Rete4.

Le emissioni antropiche e il cambiamento climatico

Il professore Franco Battaglia ha dichiarato: “Le emissioni antropiche non hanno alcuna correlazione con il riscaldamento globale. Le precipitazioni in Italia ci sono state quest’anno, ma è necessario che gli ingegneri idraulici, come il professor Orlandin, dell’Università di Modena, perché possano intervenire per questo problema. Ogni anno ci sono momenti fisiologicamente più siccitosi e meno siccitosi. Questa oscillazione climatologica si ripete ciclicamente”.

Il professore Battaglia ha sostenuto: “Come è certificato dalla ricerca scientifica, e dalla storia stessa, il clima di oggi non è un clima eccezionale. C’è stato un periodo caldo romano, un periodo caldo medievale. Nel periodo olocenico ci sono state temperature più alte di quelle attuali. La cosa grave che sta attualmente accadendo è che si sta cercando di affrontare il problema della siccità cambiando il clima“.

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