Clima, il prof. Franco Battaglia: “non ci sarà alcuna transizione energetica, e non è un problema”

Clima, brillante intervento del prof. Franco Battaglia questa sera su Rete 4 a Quarta Repubblica, il programma televisivo condotto da Nicola Porro
MeteoWeb

La transizione energetica non ci sarà, e non è un problema. A sostenerlo il professor Franco Battaglia, docente di chimica fisica all’Università di Modena, tra i massimi esperti in Italia di questioni climatiche e ambientali. L’esperto è intervenuto questa sera su Rete 4 durante la trasmissione televisiva “Quarta Repubblica” condotta da Nicola Porro, in un dibattito sulle auto elettriche, la transizione energetica e i cambiamenti climatici. In studio, tra gli altri, il giornalista Daniele Capezzone e il leader dei Verdi Angelo Bonelli.

Non ci sarà alcuna transizione energetica nei termini in cui viene raccontata – ha detto Battagliae cioè nei termini di aiutare il clima dalle presunte influenze antropiche che determinerebbero il cambiamento climatico, influenze che non esistono o che quantomeno non sono documentate con certezza. In ogni caso, ammesso e non concesso che le emissioni di anidride carbonica influenzerebbero il clima, il punto è un altro: l’Italia emette soltanto lo 0,9% dell’anidride carbonica che viene emessa a livello globale, e l’Europa è responsabile di appena l’8% delle emissioni mondiali. Questo significa che anche se ci fosse una bacchetta magica e domattina l’Europa azzerasse completamente le proprie emissioni, il presunto effetto sul clima sarebbe comunque pari a zero. Ci saremmo svenati per un obiettivo irraggiungibile, e comunque non desiderabile. La metà delle emissioni del mondo sono dovute a Cina e India. Il problema non ha soluzione: quando tra alcuni anni ci ritroveremo poverissimi, gli ambientalisti diranno che non avremo fatto abbastanza, che non ci saremmo svenati abbastanza. Io ricordo quando sono nati i Verdi, 40 anni fa. Sono nati con il simbolo del sole che ride, perché secondo loro il sole ci avrebbe dovuto fornire tutta l’energia necessaria per vivere. Eppure è stato sempre così nella storia dell’umanità fino a 200 anni fa, fino alla rivoluzione industriale: solo ed esclusivamente il sole forniva all’umanità l’energia utile per vivere. Da 200 anni a questa parte, invece, il sole contribuisce al fabbisogno dell’umanità per meno del 10%. Eravamo sotto il 10% quando sono nati i Verdi 40 anni fa, siamo sotto il 10% oggi dopo 40 anni di enormi investimenti nelle energie rinnovabili e alternative, mentre per vivere siamo costretti a continuare a produrre energia in modo tradizionale“.

Particolarmente acceso il dibattito in studio con ricchi servizi giornalistici in cui altri esperti hanno evidenziato come negli ultimi due anni tutti i Paesi hanno dovuto bruciare più carbone per riscaldarsi, mentre la Cina costruisce nuove centrali a carbone e il fabbisogno energetico mondiale viene garantito soltanto in minima parte dalle rinnovabili.

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