Il nostro cuore distorce la percezione del tempo: lo dimostra uno studio recente condotto da accademici dell’ Università di Londra, pubblicato su Current Biology. Il team di ricerca, guidato da Irena Arslanova e dal professor Manos Tsakiris del Dipartimento di Psicologia dell’ Universita’ di Royal Holloway, ha indagato su come la percezione del tempo dipenda dai segnali che il nostro cervello riceve dal nostro corpo. In molti casi, l’esperienza del tempo può essere distorta e non corrispondere al tempo reale.
Questo studio ha esaminato come i segnali del cuore al cervello possano essere importanti nella creazione di queste distorsioni. Cuore e cervello sono in costante comunicazione poichè il cuore invia segnali al cervello ad ogni battito cardiaco, fornendo informazioni cruciali sullo stato del corpo.
Lo studio sul cuore
Il team ha condotto due esperimenti in cui hanno presentato eventi brevi durante una fase di battito cardiaco (la fase sistolica del ciclo cardiaco) o tra i battiti (la fase diastolica). Hanno poi misurato la percezione del tempo, chiedendo ai partecipanti di giudicare se l’evento era piu’ lungo o piu’ corto rispetto a una durata di riferimento.
Quando gli eventi sono stati presentati durante la fase diastolica, le persone hanno percepito il tempo più lungo rispetto alla sua durata effettiva, come se la durata si fosse espansa. Durante la fase sistolica, invece, la stessa durata era percepita come più breve, come se si fosse contratta nel tempo.
La percezione del tempo
Arslanova ha sottolineato come questi risultati dimostrino come “la percezione del tempo sia costantemente influenzata dai nostri stati fisiologici interni”. Nel secondo esperimento, i partecipanti hanno svolto un compito simile, ma con immagini di volti con espressioni emotive. Anche in questo caso, è stato possibile osservare la stessa tendenza di accelerazione durante la fase sistolica e di rallentamento durante la fase diastolica.
Ma, in particolare, quando i volti venivano percepiti come più intensamente emotivi, il tempo complessivo accelerava. Questi risultati offrono una comprensione più meccanica di come le distorsioni temporali comuni possano derivare dalle modulazioni fasali di ogni battito cardiaco. I risultati possono avere importanti implicazioni dato il ruolo che il tempo gioca in molte attività ad alta abilita umane (ad esempio, la guida, la musica o alcuni sport). E l’implicazione della percezione del tempo in diverse condizioni di Salute mentale, come la depressione e l’ansia.