Le tecnologie di diagnostica per immagini, come le apparecchiature mammografiche, le apparecchiature di risonanza magnetica nucleare (RM) e le apparecchiature di tomografia computerizzata (CT), sono utilizzate nel settore ospedaliero. Grazie al loro impiego, è possibile identificare patologie anche in fase precoce, definendo diagnosi accurate. Inoltre, consentono di monitorare l’efficacia delle terapie adottate per il trattamento delle malattie.
Di seguito verranno approfondite le caratteristiche di queste strumentazioni, al fine di offrire una panoramica delle loro funzionalità.
Apparecchiature mammografiche
Le apparecchiature mammografiche rivestono un ruolo fondamentale nella diagnosi precoce del carcinoma della mammella, la neoplasia maligna più diffusa tra le donne a livello globale. Permettono infatti di rilevare eventuali anomalie o alterazioni delle strutture del seno, anche in presenza di formazioni di piccole dimensioni e in fase iniziale.
Con l’avvento della tecnologia digitale, le apparecchiature mammografiche si sono evolute grazie all’introduzione dei mammografi digitali. Questi macchinari rappresentano un’evoluzione rispetto ai mammografi di tipo convenzionale, sia per la qualità delle immagini che per la minore dose di radiazioni ionizzanti.
Nonostante i vantaggi offerti dalla tecnologia digitale, il parco installato di mammografi in Italia presenta ancora una percentuale significativa di apparecchiature di tipo convenzionale, anche se negli anni sta proseguendo la progressiva diminuzione di questi dispositivi. Secondo i dati presentati dall’Osservatorio Parco Installato (OPI) di Confindustria Dispositivi Medici relativi al 2021, il 33,4% dei mammografi installati nel nostro Paese è di tipo convenzionale.
Apparecchiature di risonanza magnetica nucleare (RMN)
Le apparecchiature di risonanza magnetica nucleare sono anch’esse molto utilizzate in campo medico, soprattutto per scopi diagnostici. Con questo strumento di indagine si rende possibile l’esame di diverse strutture anatomiche, così da individuare eventuali malattie o traumi.
Le apparecchiature di risonanza magnetica nucleare possono avere differenti intensità di campo magnetico, solitamente di 1,0 Tesla o di 1,5 Tesla, anche se esistono modelli più avanzati con campo magnetico di 3,0 Tesla. L’intensità del campo magnetico influenza la qualità delle immagini prodotte, in quanto maggiore è l’intensità, maggiore è la risoluzione delle immagini.
Uno degli aspetti più interessanti dell’utilizzo della risonanza magnetica nucleare in campo medico è la possibilità di discriminare tra i diversi tipi di tessuti che compongono l’organismo umano. In questo modo, è possibile individuare la presenza di eventuali lesioni o anomalie e orientare la diagnosi e la terapia in modo preciso ed efficace.
Inoltre, offre ulteriori vantaggi rispetto ad altre tecniche diagnostiche, come la tomografia computerizzata (TC), in quanto non utilizza radiazioni ionizzanti. Tuttavia, è importante sottolineare che richiede una certa preparazione al paziente, che deve rimanere immobile all’interno dell’apparecchiatura per alcuni minuti, e può essere controindicato per soggetti con pacemaker o clip vascolari.
Apparecchiature di tomografia computerizzata (CT)
Il tomografo computerizzato, o TC, rappresenta un’altra importante apparecchiatura diagnostica per immagini utilizzata in ambito medico. A differenza della risonanza magnetica nucleare, il TC si avvale dei raggi X per ottenere immagini delle parti anatomiche esaminate.
I tomografi computerizzati possono essere classificati sulla base del numero di strati (o slices): 16, 64 e 128, ma esistono anche macchinari molto avanzati che arrivano a 256 slices. All’aumentare del numero di strati, aumentano anche le prestazioni di scansione dell’apparecchiatura, con una riduzione della dose di radiazioni ionizzanti.
Infatti, uno dei principali vantaggi del tomografo computerizzato rispetto alla risonanza magnetica nucleare sta nella velocità di acquisizione delle immagini, che consente di ottenere un numero maggiore di scansioni in un tempo più breve.