Einstein Telescope, Ministro Bernini: “potrebbe essere il Cern italiano”

Visita del Ministro Bernini a Lula, luogo candidato a ospitare l'Einstein Telescope, il futuro rilevatore di onde gravitazionali di terza generazione
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Lunedì 20 marzo il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, e il Ministro dell’Università e della Ricerca Annamaria Bernini si recheranno alla miniera di Sos Enattos, a Lula. Solinas illustrerà il progetto di respiro internazionale che vede candidata l’Italia e farà visitare all’esponente del Governo la miniera, luogo candidato a ospitare l’Einstein Telescope, il futuro rilevatore di onde gravitazionali di terza generazione.

Einstein Telescope è un’occasione imperdibile per il nostro Paese e per la ricerca. Il governo crede molto nel progetto e stiamo lavorando tutti insieme per sostenere la candidatura italiana,” ha scritto il Ministro Bernini in un post su Facebook. “Abbiamo le eccellenze, abbiamo l’area dell’ex miniera Sos Enattos a Lula in Sardegna che è perfetta per ospitare il telescopio di onde gravitazionali più grande al mondo e che visiterò lunedì pomeriggio. Abbiamo tutte le carte, ora sta a noi giocare bene questa partita“.

“L’Einstein Telescope potrebbe essere il Cern italiano”

L’Einstein Telescope potrebbe diventare un piccolo Cern italiano, un punto di riferimento per la ricerca scientifica internazionale, secondo quanto ha dichiarato Bernini in un’intervista al quotidiano L’Unione Sarda. “È un’occasione imperdibile, il Governo crede nella candidatura del nostro Paese: abbiamo le eccellenze, abbiamo l’area dell’ex-miniera di Sos Enattos (in Sardegna), abbiamo tutte le carte, ora sta a noi giocare bene questa partita con i Paesi Bassi, i nostri competitor,” ha affermato il Ministro. “Possiamo vantare una lunga tradizione che ha portato già alla realizzazione di infrastrutture come i Laboratori sotterranei del Gran Sasso o all’installazione in Toscana del rilevatore Virgo, finora l’unico laboratorio in Europa dedicato allo studio delle onde gravitazionali“.

La candidatura del sito sardo è dovuta alle sue caratteristiche uniche, che lo rendono perfetto per ospitare l’Einstein Telescope: “È uno dei luoghi più silenziosi della Terra, condizione indispensabile per poter rilevare le vibrazioni legate al passaggio delle onde. Inoltre, è un’area stabile dal punto di vista sismico e c’è un basso livello di rumore antropico, motivi per cui l’ex miniera può essere riutilizzata come base sotterranea per il progetto,” ha evidenziato Bernini.

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