In attesa della candidatura ufficiale del sito ex minerario di Sos Enattos, a Lula (Nuoro), per ospitare l’Einstein Telescope, la Sardegna si prepara all’evento che viene visto dal governatore Christian Solinas, come “un’occasione di rilancio straordinaria per la Sardegna”. “Siamo lieti che i reiterati e accorati appelli della Regione siano stati accolti dal Governo – aggiunge Solinas – Ora la realizzazione a Lula dell’osservatorio europeo per le onde gravitazionali diventa davvero la battaglia di tutti, della nostra Isola, di ogni sardo e dell’Italia tutta”.
“Abbiamo creduto fin da subito nella bontà di questo progetto – spiega – considerandolo strategico per lo sviluppo futuro della Sardegna, per i suoi riflessi sul piano tecnologico e scientifico e per le ricadute, in primis di carattere occupazionale, che la sua realizzazione potrà generare. Oggi siamo ancora di più convinti che ET rappresenti un’occasione irripetibile per la nostra terra, per i sardi e per l’Italia tutta”.
Nel frattempo, la Cisl, con il segretario generale Gavino Carta, incalza il presidente della Giunta regionale affinché promuova “nell’immediato un tavolo partenariale, con un ampio coinvolgimento di tutti gli attori territoriali e regionali, con l’obiettivo di consolidare e rilanciare, in tutta la Sardegna e presso le istituzioni nazionali ed europee, il significato ed il valore della candidatura di Lula e della Sardegna in un progetto così rilevante ed ambizioso, per il Paese e per la Sardegna intera, a sostegno del quale occorre essere tutti permanentemente impegnati”.
Einstein Telescope: progetto strategico da 1,5 miliardi in Sardegna
Ammonta ad almeno 1,5 miliardi di euro l’investimento per l’Einstein Telescope, che coinvolgerà in fase di costruzione oltre 2.500 persone. Sul lungo termine, secondo la Regione Sardegna, la sua realizzazione nell’isola potrebbe rappresentare un grande polo scientifico di valore internazionale, destinata ad attrarre risorse da investire alla frontiera della scienza e della tecnologia. La Regione ha assunto un impegno formale con il Governo nazionale, per stanziare 350 milioni di euro, da aggiungere al finanziamento statale che sarà di circa 1 miliardo una volta che sarà definita la miniera di Sos Enattos quale luogo deputato a ospitare Einstein Telescope. I fondi che la Regione ha già investito in questi anni per la realizzazione dei laboratori ‘SarGrav’, precursore dell’Osservatorio ET, ammontano a circa 3,5 milioni di euro.
Come sede dell’infrastruttura, secondo la Regione, la Sardegna potrà beneficiare di una parte rilevante del volume d’investimenti, calcolato in oltre 4,5 miliardi, per 36 mila posti di lavoro in nove anni. Per l’assessore della Programmazione e Bilancio, Giuseppe Fasolino, “l’Einstein Telescope è una grande opportunità non solo per la ripartenza economica della zona che lo ospiterà, ma di tutta l’Isola. Al di là del grande valore scientifico e culturale, la realizzazione di ET nel nuorese avrebbe quindi un significativo impatto socio-economico: dei 4,5 miliardi stimati come volume d’investimenti, il 65-70% saranno infatti di ricaduta regionale, circa 3 miliardi”.