E’ emergenza rifiuti a Parigi. Nella capitale francese è scattata l’allerta sanitaria per le oltre 5.600 tonnellate di spazzatura accumulate nella capitale francese a causa dello sciopero del personale addetto, prorogato fino a lunedì prossimo, in segno di protesta per la riforma delle pensioni in esame al Parlamento. Secondo quanto prevedono le testate francesi e in particolare Bfmtv, nei prossimi giorni i rifiuti continueranno ad aumentare per le strade della Ville Lumière: gli agenti incaricati delle pulizie hanno votato la proroga dello sciopero – già in corso da otto giorni – fino a lunedì prossimo e lo stesso ha fatto il personale dell’inceneritore di Ivry sur Seine. Per giunta da oggi altri due inceneritori, a Saint Ouen e Issy les Moulineaux, sono stati bloccati, ostacolando di fatto la raccolta dei rifiuti anche da parte degli operatori privati, costretti a trasportarli verso una quindicina di siti esterni. La situazione sta provocando polemiche nei ranghi dell’opposizione oltre a suscitare crescente malcontento tra turisti e residenti, che chiedono soluzioni urgenti alla sindaca socialista di Parigi, Anne Hidalgo, fra i sostenitori della mobilitazione.
Sui social e nei media circolano fotografie di turisti che scattano selfie davanti a montagne di rifiuti nei pressi dei monumenti e delle viste più tipiche di Parigi, tra cui il Lungo Senna all’altezza della cattedrale Notre-Dame, il Trocadero di fronte alla Torre Eiffel. I visitatori si dicono “disgustati” per gli odori emanati dalla spazzatura e deplorano di dover fare “lo slalom tra le pattumiere che danneggiano lo charme della città”. Parigi, città più visitata al mondo con 34,5 milioni di turisti registrati nel 2022, secondo le autorità, deve fare i conti con un forte malcontento sociale legato alla controversa riforma delle pensioni voluta dal governo del presidente Emmanuel Macron, che porterà l’età pensionabile da 62 a 64 anni, a nome della sostenibilità finanziaria del sistema. “Ovviamente, non e’ ottimale per i visitatori stranieri”, ha ammesso Jean-Francois Rial, presidente dell’Ufficio dei visitatori e dei congressi di Parigi. Tuttavia, così come “anche due settimane senza raccolta dei rifiuti non avevano danneggiato l’immagine di Napoli”, secondo la stessa fonte, l’episodio in corso non avrà “alcun impatto” sulla frequentazione turistica parigina.