Clima: le emissioni di CO2 in 30 anni di conferenze e trattati | GRAFICO

30 anni di COP e protocolli sul clima non hanno avuto alcun effetto sulle emissioni di CO2, nonostante impegni politici sempre più ambiziosi e irrealistici
MeteoWeb

Il grafico a corredo dell’articolo mostra la media mensile di anidride carbonica misurata all’Osservatorio di Mauna Loa, alle Hawaii. I dati sull’anidride carbonica al Mauna Loa costituiscono il più lungo record di misurazioni dirette di CO2 nell’atmosfera. Furono avviati da C. David Keeling della Scripps Institution of Oceanography nel marzo del 1958 presso una struttura della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA). La NOAA ha iniziato le proprie misurazioni di CO2 nel maggio del 1974, e da allora sono state eseguite parallelamente a quelle effettuate da Scripps. Il grafico mostra il record completo dei dati Scripps e dei dati NOAA combinati.

Il grafico evidenzia chiaramente come 30 anni di COP (le Conferenze annuali dell’ONU sui cambiamenti climatici) e protocolli sul clima non hanno avuto alcun effetto sulle emissioni di CO2. Anzi, dalla Conferenza sull’Ambiente e sullo Sviluppo delle Nazioni Unite (UNCED), tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992 con l’obiettivo di stabilizzare le concentrazioni atmosferiche dei gas serra, si osserva un più rapido incremento.

emissioni CO2 mauna loa

Nel corso degli anni, gli impegni sul clima da parte dei Paesi, soprattutto quelli occidentali, sono aumentati molto, fino a diventare utopistici e con profonde conseguenze sulla società e l’economia nel caso in cui venissero pienamente raggiunti. Ne sono un esempio la volontà dell’Ue di abbandonare i motori endotermici entro il 2035 o l’idea di una transizione energetica che arrivi a basarsi solo sulle fonti rinnovabili. Nonostante 30 anni di conferenze, protocolli, accordi e trattati, però, le emissioni di CO2 non si sono ridotte. Non sono stati osservati effetti sulle concentrazioni di CO2 nell’atmosfera nemmeno durante il lockdown di inizio 2020, quando il mondo si è praticamente fermato, riducendo drasticamente le emissioni di origine antropica, in uno scenario non più riproducibile senza stravolgimenti sociali ed economici.

Un ulteriore colpo alla tanto dibattuta teoria del riscaldamento antropogenico, secondo cui le emissioni di CO2 aumentano a causa delle attività dell’uomo, influenzando così il clima. Evidentemente le emissioni non dipendono dalle decisioni politiche, ma seguono il loro corso naturale, dipendendo da un gran numero di fattori.

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