Energia, Italia-Emirati Arabi: siglato accordo per taglio delle emissioni, rinnovabili e sostenibilità

Negli Emirati Arabi Uniti, Eni e ADNOC hanno siglato un accordo strategico: obiettivo rafforzare la cooperazione su energia pulita e sostenibilità
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Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, e Sultan Ahmed Al Jaber, Ministro dell’Industria e delle Tecnologie Avanzate degli Emirati Arabi Uniti, Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo ADNOC, hanno firmato ad Abu Dhabi un Memorandum of Understanding (MoU) alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giorgia Meloni, e di Sua Altezza lo Sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente degli Emirati Arabi Uniti, per delineare un quadro di cooperazione verso futuri progetti comuni su transizione energetica, sostenibilità e decarbonizzazione. Lo riporta una nota di Eni.

Con questo accordo, Eni e ADNOC esploreranno potenziali opportunità nei settori delle energie rinnovabili, idrogeno blu e verde, cattura e stoccaggio di CO(CCS), riduzione delle emissioni di gas serra e metano, efficienza energetica, riduzione del flaring di routine e l’impegno nel Global Methane Pledge, per sostenere la sicurezza energetica globale e traguardare una transizione energetica equa. Valuteranno, inoltre, aree di cooperazione per lo sviluppo sostenibile e la promozione di una cultura della sostenibilità all’interno dell’industria energetica e dei suoi stakeholder.

“Questo accordo fa leva sulla relazione strategica che Eni e ADNOC hanno sviluppato negli anni, per rafforzare la cooperazione nell’impegno alla decarbonizzazione e per una giusta transizione energetica, spiega Descalzi. “Arriva in un momento cruciale, in una complessa situazione internazionale e in vista dell’imminente COP28 in cui gli Emirati Arabi Uniti, in quanto Paese ospitante, dovranno definire la loro visione per un’agenda che porti ad una transizione energetica pulita”.

A settembre 2022 il Ministro dell’industria e della tecnologia avanzata degli Emirati Arabi Uniti e l’AD di Eni si erano incontrati per discutere dell’andamento delle attività della società nell’Emirato, di progetti, aree di interesse comune e collaborazione, con l’obiettivo di accelerare i progetti di sviluppo esistenti e il time-to-market di nuove scoperte esplorative e attività internazionali, in linea con la strategia comune di decarbonizzazione e per contribuire a maggiori forniture di gas a livello mondiale. Durante l’incontro avevano discusso dell’accelerazione del progetto multimiliardario di Ghasha. Si stima che il progetto contenga significativi volumi di gas recuperabile e potrebbe arrivare a produrre oltre 42,5 milioni di metri cubi giorno, in aggiunta a oltre 120.000 barili di olio e condensati di alto valore al giorno.

A settembre 2021 Eni ha firmato con Mubadala Petroleum un Memorandum of Understanding (MoU) per identificare opportunità di cooperazione per la transizione energetica, come l’idrogeno e la cattura, utilizzo e stoccaggio della CO2, in linea con i rispettivi obiettivi di decarbonizzazione. L’ambito della cooperazione copre potenziali opportunità congiunte in Medio Oriente, Nord Africa, Sud-Est asiatico, Europa e in altre regioni di reciproco interesse. Il MoU con Mubadala Petroleum segna un ulteriore passo concreto in linea con l’impegno di Eni verso il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050. “Puntiamo all’eccellenza operativa delle nostre attività riducendo le emissioni dirette di CO2 negli asset operativi. Sviluppiamo nuove tecnologie volte a catturare, immagazzinare e utilizzare la CO2 per rafforzare la nostra strategia di decarbonizzazione. In particolare, con ADNOC realizzeremo un impianto di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica e un progetto di recupero potenziato di olio nel campo BAB, per ridurre le emissioni a 360 mila tonnellate all’anno. Inoltre, abbiamo avviato un progetto di elettrificazione dei campi di Lower Zakum, Umm Shaif / Nasr e Dalma, con l’obiettivo di diminuire ulteriormente le emissioni di 200 mila tonnellate all’anno“, conclude la nota di Eni.

Italia-Emirati, firmate dichiarazioni d’intenti  

In occasione dell’incontro fra il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Presidente degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, sono state adottate due dichiarazioni di intenti. Una sul ‘partenariato strategico’ per definire le linee d’azione su cui si muoveranno i rapporti per il prossimo futuro, firmata dal Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani e dall’omologo emiratino, lo sceicco Abdallah bin Zayed Al Nahyan Abdallah. L’altra è una dichiarazione sulla cooperazione rafforzata nell’ambito della COP28, firmata sempre da Tajani e da Sultan Ahmed Al Jaber, Ministro dell’Industria e delle tecnologie avanzate degli Emirati Arabi Uniti. 

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