“Credo che siamo i primi al mondo a vendere brioche e biscotti con questa farina”. Lo racconta all’edizione reggiana del Resto del Carlino Michele Taddio, titolare del “Palapa”, bar pasticceria di Reggio Emilia che propone ai propri clienti biscotti e croissant preparati con la farina di grillo. “La novità è stata presa con moltissima curiosità, a molti clienti piace, altri preferiscono quelle classiche. Come sapore ricorda quello delle brioche integrali. La nota caratteristica è che possiede un alto valore proteico“, aggiunge Taddio.
Le brioche con la farina di grillo costano due euro, cinquanta centesimi in più di quelle classiche, dovuto al fatto, spiega il titolare, che la farina di grillo costa 13,50 euro all’etto.
Farine di insetti, “un business in ascesa”
“Le farine di insetti rappresentano un business sempre più in ascesa, negli ultimi tre mesi, quindi da inizio anno, le nostre vendite online sono triplicate“. Lo dice all’ANSA Lorenzo Pezzato, amministratore delegato di Fucibo, la start-up vicentina, con sedi a Schio e Londra, che rappresenta la prima e sinora unica azienda italiana arrivata sul mercato della grande distribuzione (i suoi prodotti si trovano in una catena di ipermercati a livello nazionale) a presentare farine a base di insetti. L’azienda vicentina è stata pioniera in questo settore. “Siamo operativi da otto anni – dice ancora Pezzaro – e abbiamo iniziato l’attività di ricerca ancora prima. Alla metà del decennio scorso di questo argomento non si parlava nemmeno, con il passare degli anni la diffidenza si è trasformata in curiosità e interesse. Dalla seconda metà dello scorso anno il consumo a livello alimentare di farine di insetti è diventato argomento di accese discussioni, che hanno contribuito a farci conoscere e soprattutto spiegare nei dettagli tale offerta alimentare”.