Un fossile di balena è stato rinvenuto a Viareggio (Lucca), a circa due km di distanza dalla spiaggia della città versiliese in un’area dove sta per nascere una piscina e un centro sportivo, e dove oltre un migliaio di anni fa c’era invece il mare. La conferma arriva dal paleontologo dell’Università di Pisa Giovanni Bianucci, secondo il quale “è ragionevole ipotizzare” che le quattro vertebre rinvenute durante uno scavo casuale “siano appartenute a una balenottera comune o ad una balenottera azzurra di circa 20 metri di lunghezza”.
Sono state le successive indagini, eseguite con un georadar, a individuare lo scheletro fossilizzato e, sottolineano gli studiosi dell’Ateneo pisano in una nota, se anche si trattasse di una balenottera comune, “sarebbe comunque più grande di quelle presenti attualmente nel nostro mare, mentre se è balenottera azzurra, potrebbe essere l’ultima sopravvissuta nel Mediterraneo”.
Lo studio dei reperti
Lo studio dei reperti, tuttavia, “fornirà possibili soluzioni alle cause che hanno portato alla drastica riduzione dei misticeti nel Mediterraneo, dando modo di capire se sia dovuta o meno all’impatto antropico e offrirà ai geomorfologi come la professoressa viareggina Monica Bini, dell’Università di Pisa, di realizzare modelli dai quali capire l’evoluzione climatica di questa zona e ipotizzare quella futura”.
Durante la fase di scavo manuale, gli studiosi dell’Università di Pisa vorrebbero realizzare un laboratorio didattico paleontologico, organizzando visite di studenti che avranno la possibilità di partecipare direttamente alle operazioni di progressiva rimozione del sedimento inglobante le ossa del cetaceo