Artico, sono stati scoperti i fossili del più antico rettile marino

Scoperti nell'Artico fossili del più antico rettile marino, un ittiosauro di 3 metri vissuto 252 milioni di anni fa
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Scoperti sopra un’isola norvegese i resti del più antico rettile marino, un ittiosauro lungo almeno tre metri e vissuto 252 milioni di anni fa. Risalente allo stesso periodo della grande estinzione di massa del Permiano, che portò alla scomparsa dell’80-70% di tutte le specie viventi. Lo studio dei fossili guidato dal professore Benjamin Kear dell’università di Uppsala in Svezia e pubblicato su Current Biology può aiutare a far luce su queste enigmatiche creature che dominarono i mari per milioni di anni.

Gli ittiosauri sono un gruppo ormai estinto di rettili marini che popolarono i mari di tutto il globo per milioni di anni ma la loro origine evolutiva rappresenta al momento un puzzle ancora molto difficile da ricostruire. Si ritiene infatti che gli ittiosauri, animali che andavano da un metro a sedici metri di lunghezza, si sarebbero adattati alla vita marina a partire da qualche gruppo di rettili terrestri (qualcosa di simile a quanto avvenuto con i moderni mammiferi acquatici come delfini e balene) ma non esistono al momento fossili capaci di testimoniare questo percorso.

Fossili del Permiano

A complicare ulteriormente questo scenario è ora la scoperta, su una delle isole Svalbard, di antichi fossili risalenti a 252 milioni di anni ossia quasi contemporaneamente alla grande estinzione del Permiano che circa 250 milioni di anni portò alla scomparsa di gran parte delle specie dell’epoca. I resti ritrovati sull’isola norvegese consistono in sette vertebre preservate in un deposito calcareo appartenenti a un ittiosauro di almeno tre metri di lunghezza.

Si tratterebbe di una specie nuova ma che sembra già presentare tutte le caratteristiche di un individuo pienamente adattato ed evoluto per gli ambienti marini. Secondo gli autori dello studio, la scoperta obbliga a ipotizzare che la prima diversificazione degli ittiosauri debba dunque essere avvenuta di gran lunga prima della grande estinzione del Permiano.

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