Il Centro spaziale “Luigi Broglio” rappresenta “una dimostrazione di come si collabora per assicurare all’umanità orizzonti più ampi senza conflitti e senza competere. Dal vostro lavoro si vede, interrogando lo Spazio, come i confini della Terra siano insignificanti e quindi nasce l’auspicio che sempre la ricerca nello spazio rifletta un clima di collaborazione e non di conflittualità tra gli Stati della Terra“: è quanto ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita a Malindi. Ad accogliere il Capo dello Stato, accompagnato dal viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, il Ministro della Difesa del Kenya, Aden Bare Duale, il presidente dell’Agenzia spaziale del Kenya, James Aruasa.”Kenya e Italia, che condividono l’aspirazione alla pace e alla collaborazione internazionale, offrono un grande esempio, qui al Centro spaziale di Malindi, è una palestra di grande collaborazione, che naturalmente ha bisogno di aggiornamenti, di adeguamenti, anche nel modo di collaborare, sempre più protagonista di entrambe le parti,” ha sottolineato Mattarella.
La base è un asset strategico per Italia e il Kenya nelle tecnologie spaziali e la cooperazione internazionale. E’ gestita dal 2004 dall’Agenzia Spaziale Italiana. Presso il centro lavorano circa 200 persone, 192 delle quali sono personale locale. La presenza italiana è regolata da un accordo intergovernativo tra Italia e Kenya e 5 protocolli tematici.
Le attività spaziali del Centro mantengono un indubbio valore strategico per l’Italia, per il Kenya e per l’intero continente africano, come i progetti di ricerca e le attività di formazione; tra questi la Scuola Internazionale di formazione in discipline spaziali, che mira a rendere il Centro Luigi Broglio un hub di formazione per tutta l’Africa.
La visita del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella base spaziale italiana di Malindi, in Kenya, è iniziata con il benvenuto del presidente dell’ASI, Giorgio Saccoccia: “Quello che lei vede – ha affermato rivolgendosi al Capo dello Stato – è un vero e proprio pool di competenze, non solo nell’ambito della ricerca o dell’ingegneria, ma anche nel campo della logistica e dell’amministrazione. Tutto un pool che prevede di fare il meglio in questo centro, fiore all’occhiello delle nostre relazioni diplomatiche e strategiche. La base un modello di partnership strategica, unico in Africa e nel mondo“, ha detto Saccoccia.
Le delegazioni hanno visitato il Control Space Center che si occupa del tracciamento degli oggetti spaziali in orbita, del supporto ai lanci, della ricezione dei dati satellitari e le attività di formazione. Queste ultime riguardano in particolare la collaborazione tra università italiane e kenyane per la realizzazione di cubesat. Successivamente, durante la visita all’International Center for Space Education, Saccoccia ha presentato la funzione del centro internazionale di formazione spaziale come hub per tutto il continente africano.