Dalle ore 10 di stamattina, i vigili del fuoco stanno intervenendo presso la piscina Monti Lessini in località Carcaro, nel comune di Bosco Chiesanuova (VR), per la fuoriuscita di una nube di cloro asfissiante dovuta probabilmente ad una errata miscelazione di alcune sostanze: 25 persone tra minori e adulti coinvolti per avere respirato i fumi. In corso il sopralluogo dei tecnici dei vigili del fuoco per chiarire la dinamica dei fatti.
I vigili del fuoco accorsi sul posto congiuntamente al personale del SUEM, con il personale di prima partenza, il nucleo NBCR (Nucleare Biologico Chimico e Radiologico), due pulmini e il funzionario di guardia, hanno coadiuvato le operazioni dei sanitari, accompagnando con i pulmini le persone con sintomi lievi in ospedale, mentre le altre sono state trasferite in ambulanza nei pronti soccorsi di Negrar, Borgo Trento e Borgo Roma.
Troppo cloro in piscina: è stato errore umano
Ci sarebbe un errore umano all’origine dell’intossicazione di 25 persone a Bosco Chiesanuova. Lo ha detto all’ANSA il sindaco del Comune della Lessinia, Claudio Melotti. “Si trattava di un intervento di routine – ha spiegato -, la prevista ricarica dei contenitori di cloro e acido solforico per la pulizia, operazione che viene fatta periodicamente in ogni piscina. Durante questo intervento la ditta incaricata della fornitura del servizio ha incrociato i tubi dalla cisterna, in questo modo l’acido solforico si è mescolato con il cloro generando una reazione chimica, con esalazione di fumi tossici”. “I fumi – ha aggiunto -, dallo scantinato si sono propagati attraverso le bocche di lupo e si sono sparsi nella piscina, intossicando le 25 persone presenti nell’area delle vasche, che hanno causato forti bruciori o problemi respiratori”.
Tra i 25 intossicati, 9 sono bambini, tra i 3 e i 6 anni, della scuola materna di Romagnano, frazione del comune di Grezzana (Verona) che stavano facendo un corso di nuoto. “Ho già telefonato al mio collega sindaco Arturo Alberti – ha concluso Melotti – per scusarmi e sincerarmi delle condizioni dei bambini. La situazione è sotto controllo e un plauso va ai vigili del fuoco, alle forze dell’ordine e ai sanitari che assieme ai nostri volontari della protezione civile sono intervenuti prontamente assicurando tutte le cure necessarie. Ritengo che dopo gli opportuni interventi di bonifica, in pochi giorni la piscina potrà essere riaperta al pubblico”. Intanto da fonti sanitarie si è appreso che dal Centro Antiveleni dell’Azienda Ospedaliera di Verona sono già stati dimessi 7 bambini e 3 adulti, mentre altri 2 bambini e 3 adulti restano in osservazione, un quarto uomo rimane ricoverato. Indagini affidate allo Spisal dell’Ulss 9 Scaligera.