Il panda gigante Ya Ya, attualmente nello zoo di Memphis, negli Stati Uniti, potrebbe tornar preso a casa, in Cina. Ya Ya e il suo compagno Le Le sarebbero dovuti tornare nel Paese asiatico all’inizio di quest’anno, in quanto è scaduto il contratto di prestito di 20 anni. Negli ultimi giorni, sono giunti nella città USA altri due esperti cinesi, due membri dello staff dello zoo di Pechino, un veterinario e un guardiano, esperti nella cura dei panda in cattività che si sono uniti a un team cinese che già in Tennessee per valutare le condizioni del prezioso esemplare.
Le Le è morto all’improvviso per un problema cardiaco il 1° febbraio scorso: a ciò si deve l’arrivo degli esperti cinesi, che devono cercare di risalire alle cause della morte.
Le cure dei veterinari cinesi riportano il panda sotto i riflettori per l’uso politico che Pechino fa di questo animale, diventato simbolo stesso del gigante asiatico: i panda sono stati per anni il volto affabile della diplomazia di Pechino, diventando “ambasciatori” per rafforzare i legami.
Un portavoce dello zoo statunitense ha dichiarato a Reuters, alla fine dello scorso anno, che il rientro di Ya Ya rientra nell’ambito di un accordo con la Cina che richiede agli zoo stranieri di consentire ai panda, che vengono dati in prestito, di restituire gli esemplari per consentire loro di trascorrere i loro ultimi giorni sul suolo cinese.