Incontro infuocato: Parker Solar Probe affronta temperature roventi per svelare un enigma solare

Parker Solar Probe ha effettuato il 15° sorvolo ravvicinato nel giorno di San Patrizio, sfidando le temperature estreme del Sole
MeteoWeb

Il veicolo Parker Solar Probe della NASA ha celebrato il giorno di San Patrizio (ieri, 17 marzo) effettuando un altro incontro ravvicinato infuocato con il Sole. La sonda ha affrontato temperature roventi, fino a 1.400°C mentre effettuava il suo 15° flyby sulla nostra stella (perielio).

L’avvicinamento è avvenuto precisamente alle 21:30 ora italiana quando il veicolo spaziale si è trovato a circa 8,5 milioni di km dalla superficie del Sole, la fotosfera. In sostanza, Parker Solar Probe si è avvicinato più di Mercurio, che orbita attorno alla stella oltre 6 volte più lontano, a circa 54 milioni di km dal Sole. Questo flyby implica che Parker si è avvicinato all’atmosfera esterna del Sole, la corona.

La missione di Parker Solar Probe e l’enigma da svelare

Una delle missioni principali del veicolo, lanciato il 12 agosto 2018, è indagare sul motivo per cui la corona è centinaia di volte più calda della fotosfera sottostante.

La corona raggiunge temperature superiori a 1 milione di gradi Celsius rispetto alla temperatura media della fotosfera, circa 5.800°C. Poiché la maggior parte del calore del Sole proviene dai processi di fusione nucleare al suo interno, secondo i modelli le regioni interne dovrebbero essere più calde. Inoltre, il plasma della fotosfera è fino a 10 milioni di volte più denso del plasma della corona, il che significa che anche le pressioni all’interno della stella dovrebbero essere maggiori, quindi il motivo per cui la corona è così rovente è una specie di enigma.

La corona è difficile da studiare dalla Terra perché la luce che produce viene “sbiadita” dalla luce della fotosfera: è realmente visibile solo quando la Luna copre la superficie del Sole durante un’eclissi. In questi momenti, la corona appare come un ardente anello di luce bianca.

Per risolvere questo enigma solare, Parker Solar Probe deve toccare la corona e muoversi attraverso questo plasma sottile e nebuloso a velocità fino a 587mila km/h. Ciò rende il veicolo spaziale l’oggetto più veloce costruito dall’umanità in grado di volare circa 250 volte più rapidamente della velocità massima di un jet Lockheed Martin F-16.

Per sfidare il calore della corona, Parker Solar Probe dipende dall’ingegneria pionieristica. In particolare, il veicolo spaziale è dotato di uno scudo composito di carbonio spesso 11 cm circa che mantiene il suo payload scientifico a temperatura ambiente anche durante il perielio.

I flyby della sonda

L’ultima volta che la sonda ha raggiunto il perielio è stata durante il suo 14° passaggio ravvicinato, l’11 dicembre 2022, quando è arrivata all’incirca alla stessa distanza dalla superficie del Sole rispetto al recente flyby. Il record è stato toccato il 21 novembre 2021, quando il veicolo si è spinto poco più vicino.

Entro la fine dell’anno, Parker sorvolerà Venere e regolerà la sua traiettoria con l’obiettivo di avvicinarsi ancora di più alla nostra stella. La missione pianificata della sonda include 24 flyby prima del termine previsto nel 2025, e alla fine si avvicinerà a 6,1 milioni di km dalla fotosfera. E’ più vicino di quanto qualsiasi altro veicolo spaziale sia arrivato alla nostra stella ed è solo un decimo della distanza tra il Sole e il suo pianeta più interno Mercurio.

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