Quando assumere il cortisone

Lo sapevi che il Cortisone, se assunto alle prime ore del mattino, funziona meglio?
MeteoWeb

Il cortisone è un ormone corticosteroide secreto dalle ghiandole surrenali. È un precursore biologicamente inattivo del cortisolo. Quest’ultimo, ormone dello stress, svolge un ruolo molto importante nella regolazione di processi fondamentali del nostro organismo, quali infiammazione, sistema immunitario, ritmo circadiano e metabolismo glucidico.

I farmaci di sintesi, con struttura chimica analoga ai corticosteroidi naturali, sono i cosiddetti farmaci cortisonici, e sono principalmente impiegati in campo clinico per le proprietà antinfiammatorie e per ridurre l’attività del sistema immunitario.

Tali farmaci, come ben è risaputo, possono comportare importanti effetti collaterali, soprattutto in coloro che li assumono in una terapia a lungo termine.

Il Cortisone, pertanto, dovrebbe essere assunto ad un orario preciso per limitarne gli effetti deleteri, sia quelli prevedibili sia quelli paradossi. Scopriamo il perché!

Prima di capire perché è importante l’assunzione dei farmaci cortisonici ad un preciso orario, dobbiamo fare una premessa: il cortisolo, la forma attiva del cortisone, viene fisiologicamente secreto ad un particolare ritmo nel corso della giornata.

La secrezione fisiologica prevede un massimo livello di produzione al mattino e una riduzione progressiva, fino ad un minimo nel corso della notte, per poi rapidamente risalire nelle prime ore del giorno.

Partendo dal presupposto che i farmaci cortisonici rappresentano una sorta di “imitazione” del cortisolo naturalmente prodotto, viene da sé che sarebbe opportuno, soprattutto nelle terapia a lungo termine, che la somministrazione di tali farmaci seguisse il ritmo fisiologico dell’ormone che imita.

In generale, il cortisolo agisce inibendo le funzioni corporee che nel breve periodo non sono indispensabili, al fine di fornire il massimo supporto agli organi vitali. Le principali azioni sono di seguito sintetizzate:

  1. Riduce le difese immunitarie e contrasta lo stato infiammatorio;
  2. Aumenta i livelli di glicemia, incrementando la gluconeogenesi epatica;
  3. Riduce la sintesi di collagene e della matrice ossea, favorendo i processi di osteoporosi;
  4. Aumenta la gittata cardiaca;
  5. Regola, in opposizione alla melatonina, la sincronizzazione dei ritmi sonno/veglia e luce/ombra.

In molte patologie infiammatorie è necessario assumere il cortisone a lungo termine: ciò pone le basi per l’insorgenza di effetti collaterali.

E se alcuni effetti, come ad esempio la riduzione della risposta immunitaria, sono prevedibili per i motivi suddetti, altri sono paradossali: in taluni casi la somministrazione del cortisone per lunghi periodi può determinare stati di infiammazione cronica, nonostante il cortisone abbia notoriamente, e sia usato in terapia, per il suo effetto antinfiammatorio.

Come si spiega questo effetto paradosso?

Se i farmaci cortisonici sono assunti in modo anti-circadiano, ovvero senza rispettare i ritmi dell’orologio biologico, si produce una sorta di disorientamento del nostro organismo.

Nel dettaglio, un timing errato dell’assunzione di cortisone determina una modifica dello stato funzionale delle cellule NK, le cosiddette Natural Killer, cellule circolanti nel sangue utili a riconoscere ed eliminare le cellule infettate da virus o cellule tumorali. In altre parole, queste cellule del sistema immunitario iniziano a funzionare male: risentono dello scompenso indotto dai cortisonici e modificano il loro “funzionamento”, favorendo l’azione dei virus.

Perché è importante il timing di somministrazione dei cortisonici?

Come precedentemente scritto, i cortisonici, in contrapposizione alla melatonina, regolano i meccanismi di sincronizzazione dell’organismo in base al ciclo sonno-veglia e luce-ombra. Se somministrati all’orario errato, si induce una sorta di jet-lag nelle nostre cellule.

A che ora, dunque, devono essere assunti cortisonici?

In linea di principio i farmaci cortisonici non devono essere assunti nel corso delle ore serali. Gli orari in cui preferire l’assunzione si collocano nel primo mattino o entro mezzogiorno. In tal modo si evitano, nel corso della giornata, picchi multipli di cortisolo circolante che andrebbero a disorientare l’orologio biologico.

Se la somministrazione dei farmaci è “fisiologica”, oltre ad evitare effetti collaterali deleteri, si ottiene il massimo effetto terapeutico.

In virtù di ciò, diversi studi hanno evidenziato un migliore controllo della glicemia, minori infezioni di natura virale e, nel complesso, una migliore qualità della vita nonostante la terapia cortisonica a lungo termine.

 Articolo realizzato per MeteoWeb da Quattro Camici e un’Agenda, “le amiche del tuo benessere” che su Instagram hanno fatto trasformato la divulgazione scientifica e medica in un piacevole appuntamento fisso per chi ha voglia di dedicarsi al proprio benessere.

quattro camici e un'agenda

Condividi