La storia dell’AERONAUTICA dalla sua fondazione, nel 1923, al secondo dopoguerra: le premesse, l’addestramento e la vita dei piloti, l’evoluzione tecnologica degli aerei, il periodo fascista e poi gli anni del dopoguerra dal 1945 fino alla nascita delle Frecce Tricolori nel 1961. Momenti ripercorsi da “Storia dell’AERONAUTICA italiana 1923-1961”, la serie in quattro puntate realizzata da Rai Cultura in collaborazione con l’AERONAUTICA Militare in onda da venerdì 31 marzo alle 22.10 in prima visione su Rai Storia.
Un lungo viaggio nella storia del volo italiano attraverso il patrimonio delle Teche Rai, degli Archivi storici e dell’AERONAUTICA Militare, e con l’analisi e l’approfondimento di Gregory Alegi, Fabio Caffarena, Mauro Canali e del Generale Basilio Di Martino. “L’Italia deve dimostrare che la sua riserva di uomini intrepidi e generosi è inesauribile” dice Italo Balbo, il ras di Ferrara e quadrumviro della marcia su Roma, che nel 1926 viene nominato da Mussolini sottosegretario e, poi Ministro dell’AERONAUTICA. Ed è grazie a lui se la nuova Arma cambia volto. È l’era dei primati, della vittoria della Coppa Schneider, la più famosa gara area dell’epoca.
Delle azioni spettacolari, e pacifiche, realizzate da ex idrovolanti di guerra: le crociere dell’Europa Occidentale e Orientale, la prima trasvolata Oceanica verso l’America del Sud. E poi quella, rischiosissima dell’America del Nord: il raid Orbetello-Chicago-Montreal. L’attraversamento dell’Atlantico con una formazione di 24 idrovolanti di ali e tela S55 X. A New York i “Balbo Squadrons” sono accolti come eroi. Ma è un successo personale che Balbo pagherà caro. Nel novembre 1933, Balbo, appena nominato “Maresciallo dell’Aria” sarà allontanato dall’aviazione e promosso governatore della Libia. E per le “Giovani aquile” della Regia AERONAUTICA si prospettano tempi durissimi.