I ghiacciai austriaci “non si sono mai ritirati così rapidamente come nel 2022 dall’inizio delle misurazioni 132 anni fa“. Lo evidenzia il Club alpino austriaco nel suo rapporto annuale, spiegando che “in media, gli 89 ghiacciai austriaci osservati hanno perso 28,7 metri” lo scorso anno, “2,6 volte di più” rispetto al 2021 e di 3,5 metri in più rispetto al precedente valore massimo (-25,2 metri) dall’anno di misurazione 2016/17. “L’arretramento continua a ritmo vertiginoso” e “il valore attuale costituisce un chiaro record“. I risultati del rapporto sono stati inseriti nelle banche dati internazionali.
La maggiore variazione di lunghezza è stata nuovamente misurata presso il ghiacciaio Schlatenkees, nel Tirolo, arretrato di 89,5 metri, contro i 54,5 metri dell’anno precedente. Il Pasterze (Carinzia) ha perso un volume di 14,7 milioni di m³ di ghiaccio nella sola area della lingua del ghiacciaio. Questo risultato può essere spiegato dalla combinazione di quantità di neve inferiori alla media in inverno e di un altro periodo di scioglimento lungo e molto caldo, che è iniziato a cavallo tra maggio e giugno e si è protratto fino a settembre.
Il Club alpino austriaco si è espresso “con veemenza” contro l’ulteriore espansione delle aree sciistiche “su tre ghiacciai” nella regione turistica tirolese e “per l’espansione delle aree” prive di attività umane.