C’è l’intenzione di imprimere un’accelerazione molto rapida alla stesura di un decreto per l’emergenza siccità, e non è ancora stato individuato il commissario. È quanto si apprende da fonti di governo al termine della cabina di regia sulla crisi idrica che si è riunita a Palazzo Chigi, presieduta dal Vicepremier e Ministro per le Infrastrutture, Matteo Salvini. Hanno partecipato anche il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, quello per gli Affari regionali Roberto Calderoli, quello per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Sebastiano Musumeci, quello per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR Raffaele Fitto, e il sottosegretario Alessandro Morelli e il capo del Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio.
Alla riunione non ha partecipato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto perché in viaggio a New York dove interverrà alla plenaria della Conferenza ONU sull’Acqua, in programma dal 22 al 24 marzo. La seconda Conferenza Mondiale dedicata al tema della risorsa idrica sarà incentrata sulla ricerca di soluzioni sostenibili, in uno scenario globale contemporaneo che ci restituisce un ambiente idrico sottoposto a pressioni crescenti, ha spiegato il Ministero. Il ministro aprirà inoltre l’evento collaterale previsto per il 22 marzo, nella Giornata mondiale dell’Acqua, organizzato dall’Italia in collaborazione con il World Water Assesment Program dell’Unesco, dal titolo “Partnership e cooperazione per l’acqua”.
Commissario per la crisi idrica fino al 31 dicembre
“Cabina di regia per accelerare e coordinare la pianificazione degli interventi infrastrutturali di medio e lungo periodo e, nel breve periodo, un commissario nazionale fino al 31 dicembre 2023, con un incarico rinnovabile e con un perimetro molto circostanziato di competenze. È quanto deciso al termine della cabina di regia sulla crisi idrica convocata oggi a Palazzo Chigi e presieduta dal Vicepresidente del Consiglio e Ministro Matteo Salvini“. Lo rende noto Palazzo Chigi.
Alla riunione, si legge nella nota, hanno partecipato “anche i Ministri Francesco Lollobrigida, Nello Musumeci, Roberto Calderoli, il Viceministro Vannia Gava, i sottosegretari Alfredo Mantovano e Alessandro Morelli”. “In particolare – viene spiegato – il commissario potrà agire sulle aree territoriali a rischio elevato e potrà sbloccare interventi di breve periodo come sfangamento e sghiaiamento degli invasi di raccolta delle acque, aumento della capacità degli invasi, gestione e utilizzo delle acque reflue, mediazione in caso di conflitti tra regioni ed enti locali in materia idrica, ricognizione del fabbisogno idrico nazionale. Sono in corso le valutazioni tecniche per formalizzare la soluzione definitiva”.