Siccità, preoccupa l’Adige: 30% sotto la portata media

Siccità, "la poca neve di quest'anno e le scarse precipitazioni del periodo fanno sì che quest'anno sia potenzialmente molto più grave" per l'Adige
MeteoWeb

Preoccupa la situazione del fiume Adige a causa della siccità. Dopo un 2022 che ha visto la portata del fiume ai minimi storici secondo solo al 2005, anche il 2023 si preannuncia come un anno potenzialmente molto critico. “Per rendere l’idea, nel mese di febbraio abbiamo avuto una portata del 35% circa al di sotto di quella media di lungo periodo”, spiega Roberto Dinale, direttore dell’Ufficio Idrologia della Provincia di Bolzano. Anche l’anno scorso, che era caratterizzato da poca acqua, la portata è stata leggermente maggiore in questo mese.  

Quindi da un lato abbiamo un deficit di portata che portiamo dietro dall’anno passato. La poca neve di quest’anno e le scarse precipitazioni del periodo fanno sì che quest’anno sia potenzialmente molto più grave. La scarsità idrica si sente soprattutto nel momento in cui aumenta la domanda di acqua, quindi adesso che siamo ancora in inverno la situazione è ancora gestibile per certi versi”, aggiunge Dinale.  

Eventuali criticità si manifesteranno a partire da metà marzo quando aumenterà la domanda d’acqua soprattutto da parte dell’agricoltura e, se le portate non aumenteranno e quindi non pioverà, la situazione porterà a dei deficit di disponibilità della risorsa. “La disponibilità d’acqua potabile – tranquillizza – viene sempre garantita e non è un problema di base perché è molto minore la richiesta di acqua potabile rispetto alla richiesta di altri comparti, come quello agricolo o industriale o idroelettrico”. Quindi la disponibilità di acqua potabile “è tutelata, mentre le criticità poi cadranno sugli altri comparti a partire dall’agricoltura per continuare con la produzione idroelettrica”, mette in guardia il direttore dell’Ufficio Idrologia.   

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