Spazio, Amalia Ercoli Finzi: “ho portato un pezzo d’Italia su una cometa”

Ercoli Finzi ha progettato la trivella che ha viaggiato con la missione Rosetta dell'ESA
MeteoWeb

Il mio orgoglio è di aver portato un pezzo d’Italia su una cometa“: è quanto ha dichiarato oggi Amalia Ercoli Finzi, durante la Conferenza delle Addette e degli Addetti Scientifici e Spaziali 2023 organizzata nell’Università di Padova dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale.

Prima donna italiana laureata in Ingegneria aeronautica e poi passata allo Spazio, Ercoli Finzi ha progettato la trivella che ha viaggiato con la missione Rosetta dell’Agenzia Spaziale Europea, che a novembre 2014 ha rilasciato un piccolo lander, Philae, sulla superficie della cometa 67P/Churyumov Gerasimenko.

Una versione più lunga della trivella rivelerà i segreti di Marte, nella missione ExoMars prevista nel 2028. “La missione Rosetta è la dimostrazione delle capacità dell’Europa. L’atterraggio sulla cometa è stato spettacolare: la sonda era così lontana dal Sole da non avere l’energia, così l’abbiamo addormentata per due anni e poi l’abbiamo svegliata. Allora io mi messa in contatto con il mio strumento e quando, dopo 2 anni e mezzo di sonno il mio strumento mi ha risposto, mi sono messa a piangere“. “Sono orgogliosa anche perché l’Italia si è costruita una nicchia di eccellenza,” ha aggiunto Ercoli Finzi.

Da ExoMars ci aspettiamo molto e abbiamo fatto un trapano che potrà scendere fino due metri di profondità, composto da quattro pezzi da 80 centimetri. E’ importante andare nel sottosuolo perché Marte in superficie è completamente bruciato dai raggi cosmici. Siccome il nostro compito è trovare tracce di vita passata e, perché no, anche di vita presente, allora dobbiamo andare nel sottosuolo e ci riusciremo. Anche in futuro potremo utilizzare in altre missioni questa tecnologia che abbiamo messo a punto con grande abilità,” ha concluso Ercoli Finzi.

Condividi