Terremoto, l’Umbria chiederà lo stato di emergenza: al momento stimati 500 sfollati

Terremoto Umbria: al momento sono circa 500 gli sfollati stimati nell'area del cratere, a Pierantonio il 90% degli edifici è inagibile
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La Regione Umbria chiederà al governo lo stato di emergenza per le aree colpite dalle scosse di terremoto del 9 marzo. Lo ha annunciato il Presidente Donatella Tesei oggi a Umbertide, epicentro del sisma. Il riconoscimento dello stato di emergenza, ha spiegato ancora Tesei, consentirà, tra le altre cose, di accedere a strumenti come il Cas, il Contributo dell’autonoma sistemazione, per chi ad oggi ha la casa inagibile.  

“Siamo qui – ha detto Tesei, nel corso di un incontro che si è tenuto stamani nel Centro operativo comunale, per fare il punto sulla situazione – per dirvi che stiamo cercando di fare bene e di fare in fretta”. Il Presidente ha ricordato il grande lavoro svolto da subito a tutti i livelli. “L’operatività – ha affermato – è stata messa in campo al cento per cento. Dal Centro regionale della Protezione Civile di Foligno, abbiamo coordinato, controllato, seguito tutti gli interventi che sono stati fatti”. “A mezzanotte e mezzo di giovedì – ha sottolineato – erano pronti i letti nelle tre sedi individuate e tutto quello che era necessario per la notte, per accogliere le persone intervenute non solo per l’inagibilità delle case ma anche quelle che per la paura erano scappate dalle loro abitazioni. Questo è sicuramente merito di un grande lavoro. Così come è stato fatto un grande lavoro nel versante della sanità, con i controlli immediati nell’ospedale, dove non sono stati riscontrati problemi”.  

Ringrazio la struttura della Protezione Civile regionale in supporto a quelle comunali – ha proseguito – per la tempestività”. Il Presidente ha quindi ringraziato la Croce Rossa italiana e i Vigili del Fuoco: “questa sinergia che si è creata da subito e che sta andando avanti, ci consente anche di arrivare al più presto ad avere una relazione dettagliata, anche sulla tipologia di sisma che abbiamo subito, per arrivare alla richiesta dello stato di emergenza, cosa su cui stiamo lavorando e continueremo a lavorare”. “Esistono dei presupposti normativi. Però noi siamo convinti – ha osservato Tesei – che costruendo questo percorso che stiamo facendo con l’aiuto anche della Protezione Civile nazionale, avremo le condizioni per poter richiedere al governo, che peraltro ci ha dimostrato vicinanza in questo momento, la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale”. “Questo – ha spiegato – per consentire di accedere ad alcune misure, come il Cas, il Contributo dell’autonoma sistemazione per poter consentire alle persone che oggi hanno le case inagibili di trovare delle sistemazioni alternative. Questa preoccupazione l’abbiamo anche per le attività economiche che hanno le strutture inagibili, che, seppur in numero limitato, lo stiamo verificando ancora, ci sono”.   

Terremoto Umbria: al momento stimati 500 sfollati 

Al momento sono circa 500 gli sfollati stimati nell’area del cratere sismico in Umbria, tra Pierantonio, Pian d’Assino e Sant’Orfeto, nel comune di Umbertide, dopo le scosse di terremoto. Sono invece circa 150 le persone che fanno riferimento alle strutture di accoglienza allestite dalla Protezione Civile in tre palestre. Nel centro della frazione di Pierantonio al momento il 90% degli edifici è inagibile. Le verifiche delle lesioni sono ancora in corso. 

Abbiamo potenziato il numero dei tecnici della Protezione civile indirizzato nella zona – ha piegato la presidente della Regione, Donatella Tesei – così come sono state raddoppiate le squadre dei vigili del fuoco in campo grazie anche all’intervento del sottosegretario Emanuele Prisco. Come Regione continuiamo a lavorare per supportare la cittadinanza”.   

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