Abruzzo, in bici tra gli orsi: ritorna la maratona degli Stazzi | FOTO

Da venti anni la maratona attraversa pacificamente alcune delle aree popolate dall’orso marsicano, rispettando gli spazi e creando una convivenza pacifica tra la passione per la mountain bike e gli orsi
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Dal 2 al 4 giugno nuovo appuntamento con la storica gara sulle ruote grasse, un viaggio attraverso alcuni dei più affascinanti luoghi del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dentro le riserve e le aree di tutela dell’orso marsicano. Tre giorni di sport, gusto e paesaggi selvaggi, per vivere una sfida epica. Da venti anni esatti attraversa pacificamente alcune delle aree più densamente popolate dall’orso marsicano di tutto l’Abruzzo, rispettando gli spazi e creando una convivenza pacifica tra la passione per la mountain bike e il plantigrado.

La Marathon degli Stazzi, la storica gara che si svolge nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, che torna dal 2 al 4 giugno ad animare i percorsi tra la valle del Sagittario e il Monte Genzana. Attesi oltre 650 bikers al via nel borgo antico di Scanno, pronti a sfidarsi lungo tratturi, i boschi e le rive del lago a forma di cuore, ma soprattutto a godersi i panorami di una delle aree più selvagge e incontaminate della regione.

Convivenza pacifica con l’orso

“Con l’orso conviviamo tutto l’anno, qui è nato, questo è il suo territorio ma anche il nostro. Organizzare una gara di mountain bike che attraversi aree di tutela, riserve, zone SIC e ZPS (zone di protezione speciale) deve obbligatoriamente rispettare l’ambiente dell’orso e di tutti gli animali selvatici di questo meraviglioso territorio”, racconta Mario De Vincentis, Presidente dell’Associazione MTB Scanno che ha ideato e che organizza da vent’anni questa competizione.

Circa 5 km del percorso della gara lunga, la marathon da 63 km, sono all’interno del PNALM (Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise). Altri 55 km attraversano la Riserva Naturale Regionale del Monte Genzana, quella di Chiarano/Sparvera, 4000 ettari a tutela dell’orso, oltre a vari siti di interesse comunitario, le cosiddette zone SIC, e le ZPS. Tutta la gara si svolge quindi all’interno di zone tutelate dal punto di vista ambientale e risponde a severe condizioni per l’ottenimento dei necessari permessi di svolgimento, rilasciati dalla Regione Abruzzo, dal Comune di Scanno, dall’Ente Parco, dai SIC e dalle ZPS.

Rispetto per l’ambiente

“Abbiamo disegnato un percorso che, seppur attraversa tutte queste aree, lo fa senza mai uscire dalle carrarecce o dai sentieri autorizzati e normalmente fruibili durante tutto l’anno, sui quali accompagniamo anche i turisti, nell’assoluto rispetto dei limiti territoriali dell’orso”.

L’attenzione nei confronti di questo ambiente e dei suoi abitanti è al centro anche delle attività collaterali della manifestazione, con l’allestimento di gazebo a cura del Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise all’interno dei quali si potranno ottenere informazioni sul comportamento da tenere nei confronti della fauna selvatica e in caso di incontro con lupi o orsi. Tutto al fine di creare la migliore convivenza tra bikers e animali selvatici, senza rischio di incidenti per entrambi.

La gara

La competizione è “liberamente ispirata” alla storica “Rampilonga” della Val di Fassa alla quale la accomuna la qualità organizzativa della MTB Scanno, con il supporto di oltre 150 volontari, e il livello tecnico del percorso. Ogni anno sono centinaia i professionisti e appassionati che arrivano da tutta Italia ma anche dall’estero, con un numero di partecipanti sempre in crescita e un Palmarès che si arricchisce di nomi importanti come Massimo Folcarelli, pluricampione mondiale master, il colombiano Becerra Medina, l’argentino Soto, il nazionale reatino Emanuele Crisi, il belga Wut Alemann e tanti altri.

Due le distanze in programma: la marathon da 63 km e la gran fondo da 42 km, ed entrambe rappresentano uno sfidante, vero e proprio viaggio nel cuore dell’Abruzzo più selvaggio, qui dove la tradizione parla ancora di pastorizia in alta montagna, tra quegli stazzi dai quali la gara prende il nome, gli antichi rifugi montani utilizzati per la monticazione estiva delle greggi, numerosi proprio nella zona di Scanno, alcuni dei quali ancora in uso.

Il tracciato transita all’interno della Riserva Demaniale “Chiarano-Sparvera”, poi si addentra nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, per scendere sulle sponde del Lago di Scanno, l’unico naturale della regione e noto per la sua forma a cuore. Il punto più alto del percorso è la Cima Coppi a 1815 m mentre la salita più lunga è quella verso il Monte Genzana, all’interno dell’omonima Riserva, un corridoio ecologico tra il Parco Nazionale d’Abruzzo ed il Parco Nazionale della Maiella anch’esso area di tutela dell’orso.

Tre giorni di natura

Nella giornata di venerdì il lungo weekend sarà aperto da una cicloturistica, in e-bike e muscolare, organizzata in collaborazione con Majellando e Bike For Fun, mentre sabato sera ad animare il villaggio ci saranno gli stand dei brand sportivi, la presentazione dei team in gara e un concerto. Domenica spazio alla sfida sulle due ruote grasse.

Ma come ogni anno sarà un’invasione festosa per tutta la settimana che precede la gara, tra atleti, accompagnatori ed appassionati pronti a godersi la sfida ma soprattutto il territorio, perdendosi tra le bellezze naturalistiche e storiche, gustando le eccellenze enogastronomiche del territorio come i formaggi e i prodotti della pasticceria, o visitando le tante botteghe dell’arte orafa scannese aperte nel cuore del borgo storico.

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