“Marzo è stato abbastanza piovoso, maggiormente nella fascia di pianura e costiera rispetto all’area collinare. In montagna, nel bacino idrografico del Tagliamento e del Torre, la piovosità è stata scarsa. La situazione è ovunque migliore rispetto al periodo dicembre 2021-marzo 2022, ma mentre presso la stazione di Enemonzo le precipitazioni sono state superiori solo del 26%, in pianura sono quasi raddoppiate e non si discostano molto dalla media. Questo comporta un cauto ottimismo per la situazione delle falde nella pianura centrale e orientale, maggiore preoccupazione per quella a occidente del comprensorio”.
E’ quanto emerge dal report su piogge, falde e attività di campagna del Consorzio di Bonifica Pianura Friulana. “Lo scarso quantitativo di neve a disposizione – osserva l’ente consortile – induce ulteriore preoccupazione anche per la derivazione di Ospedaletto. L’auspicio è che vi siano frequenti precipitazioni anche nell’area montana per alimentare con continuità il Tagliamento, altrimenti sarà necessario avviare integrazioni dai serbatoi montani”. Per quanto riguarda le falde, quella di Orzano a marzo “ha registrato un livello superiore di circa 1,10 metri rispetto al 2022″.
Nel Codroipese “la situazione appare peggiore rispetto al 2022, considerato lo scarso contributo delle dispersioni del Tagliamento che da molti mesi non ha un regime di portate prossimo alla media”. La ridotta derivazione di questo fiume, afferma il Consorzio, “comporta una minore portata nei canali e relativa minore produzione di energia da fonte idroelettrica”. Nelle ultime notti “le temperature minime prossime o inferiori allo zero hanno dato il via a servizio antibrina, in particolare a beneficio dei frutteti”. Infine, “sono in avanzata fase esecutiva gli interventi di manutenzione sugli impianti di pompaggio”.