Incastonato tra le colline dell’Aspromonte Borgo Croce è simbolo di coraggio, così come coraggiosi sono i suoi abitanti. Il piccolo borgo, frazione di Fiumara, è situato a circa venti minuti da Campo Calabro, a Reggio Calabria, e condivide con molti altri borghi d’Italia lo stigma dello spopolamento. Sono appena 45 le anime che vivono in questa frazione e che hanno scelto di restare nonostante tutto.
Ma oggi queste persone non sono più sole perché sono circondate da quei viaggiatori che si mettono in cammino per scoprire il borgo, per ammirare le splendide opere che sono state disegnate sulle case vuote e sui vecchi edifici, partecipando a tutte le iniziative che porta avanti la comunità.
Da borgo dimenticato a museo a cielo aperto
E’ questa la storia di borgo Croce che ha trovato in una dei suoi abitanti il coraggio della rinascita. MariaGrazia Chirico infatti ha cambiato il destino del piccolo borgo, grazie alla scelta di ritornare qui, nel posto in cui è nata e cresciuta, insieme a un gruppo di amici di infanzia, per dipingere i muri del paese, quasi completamente disabitato. Da allora non si è più fermata. Ha dipinto un muro, poi un altro e un altro ancora, trovando l’amore e l’appoggio di tutta la comunità, che l’ha aiutata e continua ad aiutarla in questo viaggio, fatto di colore, socialità e ospitalità. Appena entri nel piccolo borgo colorato infatti, trovi qualcuno che ti accoglie a braccia aperte, che racconta la storia del borgo, incroci le signore sedute sul “bizzolo” di casa che regalano limoni, sapone fatto in casa e marmellate.
“La mia speranza – racconta MariaGrazia ai microfoni di MeteoWeb – è quella di non vedere più grigio, di alzarmi la mattina, uscire di casa e vedere solo colore, ovunque. Niente più muri grigi, lamiere, case decadenti. E’ così che immagino questo paese nei prossimi anni, è questa la nostra sfida”.
Borgo Croce è diventato oggi un museo a cielo aperto, un luogo dove storia, colore e arte convivono e meravigliano tutte le persone che scelgono di passare da qui. Un luogo dove esiste ancora il senso di comunità, dove tutti fanno la loro parte per migliorare il luogo in cui si vive. Una mentalità che sicuramente gli abitanti delle città dovrebbero prendere come esempio, nel caos di una vita frenetica, che sta perdendo i valori dell’accoglienza, della condivisione, della socialità e della comunità. Ritrovare i Borghi, una volta abbandonati, ritornare dalla grande città per riscoprire le radici della propria cultura.