Sostituire il consumo di bibite zuccherate con tè, caffè, acqua: è un salvavita per i diabetici, protegge da morte precoce per malattie cardiovascolari. È uno dei risultati dello studio condotto presso la Harvard TH Chan School of Public Health di Boston e pubblicato sul British Medical Journal. Questi risultati evidenziano, ancora una volta, il ruolo potenziale delle scelte alimentari, in particolare delle bevande, nella gestione del rischio per gli adulti con diabete di tipo 2.
Nel 2021, oltre 500 milioni di adulti in tutto il mondo hanno sofferto di diabete di tipo 2, con conseguente aumento del rischio cardiovascolare e morte prematura, questo numero è destinato a salire a 783 milioni entro il 2045. La dieta svolge un ruolo fondamentale, ma si sa poco sull’assunzione e ai benefici di specifici tipi di bevande. I ricercatori hanno attinto ai dati di 15.486 adulti con diabete di tipo 2, valutandone il consumo di bevande con un questionario alimentare.
La correlazione tra bevande e malattie
Sono state incluse bevande zuccherate, bevande artificialmente dolcificate, succhi di frutta, caffè, tè, latte scremato e intero, acqua. Nel corso di 18,5 anni, i ricercatori hanno registrato 3.447 casi di malattie cardiovascolari e 7.638 decessi e hanno scoperto che i partecipanti con il consumo maggiore di bibite zuccherate (più di una porzione al giorno) avevano un rischio di morte, per qualsiasi causa, del 20% maggiore rispetto ai partecipanti con l’assunzione più bassa (meno di una porzione al mese).
Al contrario, il consumo di alcune bevande (fino a 6 porzioni al giorno) si associa ad una minore mortalità: 26% in meno bevendo caffè, 21% con il tè, 23% con l’acqua e 12% con il latte scremato. Inoltre il consumo di bevande zuccherate si associa a un rischio di malattie cardiovascolari del 25% maggiore e a un rischio di mortalità correlata a esse del 29% maggiore; mentre caffè e latte scremato si associano a un rischio minore di malattie cardiovascolari rispettivamente del 18% e del 12%. E ancora, coloro che hanno aumentato il consumo di caffè hanno registrato una riduzione del 18% della mortalità per tutte le cause. Un andamento simile è stato riscontrato anche per il tè e il latte.