Non si potra’ festeggiare lo scudetto del Napoli sul Vesuvio. L’idea era circolata nei giorni passati, anche sulla falsariga di uno dei momenti piu’ belli del primo scudetto, quello del 1987, quando il vulcano che caratterizza lo scenario del golfo di Napoli divenne tricolore grazie all’iniziativa del tifo organizzato che accese fumogeni bianchi, rossi e verdi in contemporanea lungo le pareti del cratere poco prima della partita decisiva, il 10 maggio.
L’Ente parco Vesuvio spiega di “aver gia’ allertato la Prefettura e le forze dell’ordine per assicurare un massiccio presidio e la chiusura delle aree di accesso al Cratere, anche se auspichiamo che questa grande festa si svolga nelle aree abitate, senza incursioni nelle aree naturali che porterebbero ad inevitabili episodi di degrado”. L’Ente Parco Nazionale del Vesuvio dice di aver “appreso con viva preoccupazione, dagli organi di stampa, dell’intenzione di alcuni esponenti della tifoseria della squadra del Napoli di festeggiare l’imminente scudetto organizzando una simulazione dell’esplosione del Vesuvio, con ‘invasione’ dello stesso l’accensione di fumogeni tricolore sulla cima del cratere”.