Uno studio con fisiatra risulta utile tutte le volte che abbiamo disturbi ortopedici o neurologici a livello periferico. Scopriamo insieme di cosa si occupa un fisiatra, quando occorre prenotare una visita con questo specialista e in quale zona della Capitale è possibile trovare uno studio fisiatrico valido.
Quando fare una visita dal fisiatra?
Prima di approfondire la figura del fisiatra, le sue competenze e specificità, partiamo da un assunto: tutte le volte che si presentano delle problematiche muscolari, a carico dei tendini o, ancora, a carico delle articolazioni, è il caso di rivolgersi ad un fisiatra.
Tra le diverse zone della Capitale è possibile trovare uno studio fisiatra a Roma nord, a piazza Cavour, nel quale trattare con fisiatri ogni tipo di dolore o difficoltà in un qualsiasi tratto del nostro apparato locomotore.
Chi è il fisiatra?
Quando parliamo di un fisiatra ci stiamo riferendo ad un medico specializzato in fisiatria. Quest’ultima è una branca della medicina che si occupa della diagnosi e del trattamento dei disturbi dell’apparato locomotore e dei nervi periferici.
Quello del fisiatra è un approccio conservativo, va detto. Se fossero necessari interventi per risolvere la problematica, dovremmo rivolgerci ad un’altra figura: quella del chirurgo ortopedico. La fisiatria è infatti una medicina fisica e di tipo riabilitativo.
Qual è la differenza tra fisiatra e ortopedico?
L’ortopedico, possiamo specificare meglio adesso, si distingue dal fisiatra proprio perché opera. La sua è una figura professionale cui si arriva dopo la specializzazione in Ortopedia e Traumatologia.
Dobbiamo comunque aggiungere come il fisiatra e l’ortopedico agiscono spesso in tandem, in collaborazione e confronto, con l’esclusivo obiettivo della guarigione del paziente o, in malattie degenerative come l’artrosi, il controllo dei sintomi.
A seconda poi delle specifiche necessità del paziente, ed anche in base alla sua età, il fisiatra può lavorare in sinergia con il pediatra o il geriatra, il reumatologo o il neurologo.
Qual è il compito del fisiatra?
Il compito principale del fisiatra è far sì che il paziente recuperi, in parte o del tutto, sia le funzioni dell’apparato locomotore, sia le funzioni dei nervi periferici. Funzioni, si intende, che sono state in qualche modo compromesse da un infortunio o un trauma, da una patologia o da un’operazione chirurgica. Il fine ultimo è la restituzione del benessere fisico, e della qualità di vita, a favore del paziente.
Si potrebbe anche dire, in altre parole, che il compito del fisiatra non è intervenire sulle cause di una condizione patologica, quanto lavorare sugli effetti di una patologia o di un trauma, così da poter ricavare una situazione complessiva che sia la più normale possibile.
Quali malattie tratta il fisiatra?
Il fisiatra si occupa di una grande varietà di malattie che interessano articolazioni, muscoli e tendini del nostro corpo. Possiamo iniziare indicando gli infortuni alle articolazioni, che possono essere ad esempio distorsioni al ginocchio o alla caviglia; ci sono poi le tendinopatie e le borsiti.
Possono esserci infortuni muscolari come gli stiramenti e le contratture. Un fisiatra può occuparsi anche di nevralgie, sofferenze di tipo infiammatorio a scapito di un nervo periferico, come nel caso della sciatica. Altre malattie contemplate sono le lombalgie oppure le cervicalgie; fino all’artrosi.
Un terzo gruppo di malattie che possono essere trattate in sede fisiatrica sono le discopatie, le malattie di tipo metabolico delle ossa, come l’osteoporosi o il rachitismo.
Che approcci terapeutici sono adottati?
Prima di intervenire, il fisiatra procede con la diagnosi, che si svolge attraverso l’anamnesi, l’esame obiettivo e un insieme di procedure diagnostiche quali l’elettromiografia, l’ecografia o lo studio della conduzione nervosa.
Una volta stabilità la malattia e la sua gravità, il fisiatra può agire con diversi approcci terapeutici. La fisioterapia può comprendere, per indicare alcuni primi esempi, il massaggio, la riabilitazione fisica, che si svolge per mezzo di protocolli, e altre possibilità date dalla laserterapia, gli ultrasuoni o la tecarterapia.
Il fisiatra può adottare anche una terapia farmacologica per agire sulla riduzione del dolore, adottando ad esempio i farmaci FANS oppure i corticosteroidi, può ricorrere all’uso dei tutori, che aiutano il paziente per alleviare i sintomi di una problematica motoria, così da accelerare la riabilitazione.
Un ultimo aspetto, certamente non per importanza, riguarda la ginnastica posturale. Attraverso esercizi mirati, questo tipo di ginnastica può correggere tutte le nostre abitudini errate che assumiamo su base quotidiana. Grazie alla ginnastica posturale possiamo stabilire le basi per migliorare la nostra condizione generale, oltre che trattare le malattie di muscoli, tendini e articolazioni.