“Questa prima giornata è andata bene, è emerso un forte impegno a valutazioni concrete su obiettivi finali per la decarbonizzazione, la parte sul clima, sull’elettrico, sulle tappe da fare, così come la questione dei veicoli leggeri e pesanti in un percorso parallelo alle valutazione della Ue”. Lo ha detto all’ANSA il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto, facendo il punto sul G7 clima ed energia in Giappone. “Per Il documento finale con i punti dell’accordo – ha aggiunto – sono ancora in corso le limature e fino alla conferenza stampa di domani non si chiude”.
Intervenendo nella sessione dedicata ai temi energetici a Sapporo, Pichetto ha detto: “stiamo fronteggiando una crisi energetica senza precedenti. L’obiettivo generale a cui il G7 deve dare impulso è accelerare la transizione verso sistemi a emissioni nette nulle, assicurare la necessaria sicurezza delle forniture e promuovere gli investimenti nelle filiere più strategiche. Il segnale più importante che il G7 può dare è quello della fermezza nel non indietreggiare, anzi accelerare, verso la decarbonizzazione”. “L’Italia in questi anni – ha ricordato Pichetto – ha investito molto sull’efficienza energetica”, che il Ministro definisce “primo tra i combustibili, che consente al contempo decarbonizzazione, risparmio e crescita”. “Particolare attenzione – ha detto – va riservata alle fasce della popolazione più vulnerabili”.
“Sulla decarbonizzazione del settore elettrico – ha aggiunto il Ministro – la crescita di rinnovabili e accumuli può essere abilitata da nuove regole di mercato e di ‘permitting’, senza la necessità di ingenti risorse pubbliche”. “Prevediamo di installare oltre 70 GW di rinnovabili nei prossimi 7 anni”. “Vanno inoltre sviluppate reti elettriche intelligenti e resilienti”.
“Per quanto riguarda i settori ‘hard to abate’, tecnologie come la cattura e lo stoccaggio di CO2 e l’idrogeno rappresentano soluzioni chiave. Lato trasporti – ha detto Pichetto – l’Italia intende investire in tutte le soluzioni climaticamente neutre in grado di ridurre rapidamente le emissioni”. Il Ministro ha evidenziato l’importanza di “un forte impulso, anche con risorse pubbliche, allo sviluppo della infrastruttura di ricarica elettrica. Allo stesso tempo, sulla base di un approccio pragmatico e tecnologicamente neutro, un ruolo rilevante lo avranno i biocarburanti, il biometano, gli e-fuels e ancora l’idrogeno”.
“La transizione – ha aggiunto il Ministro – dovrà avvenire garantendo la sicurezza delle forniture. È quindi indispensabile diversificare l’approvvigionamento anche tramite nuove infrastrutture gas, oltre che mediante regole di mercato e accordi commerciali. Si tratta di un percorso già avviato con successo in Italia, in risposta all’aggressione russa dell’Ucraina e che mira a rendere il nostro Paese un hub energetico di primo piano”.