La Finlandia è diventata ufficialmente un membro della NATO proprio oggi, nel giorno in cui la stessa NATO compie 74 anni di storica alleanza tra i Paesi occidentali. Adesso il confine comune tra i Paesi della NATO e la Russia sarà più che raddoppiato, dagli attuali 1.215 km a 2.555 km. Questa decisione arriva come conseguenza diretta dall’invasione russa in Ucraina, in quanto i finlandesi non si sentivano più al sicuro da confinanti con la Russia fuori dalla NATO, ma è anche una decisione che rischia di alimentare la tensione nell’Europa orientale.
“L’allargamento della Nato è una violazione della nostra sicurezza e dei nostri interessi. Lo percepiamo così” e “questo ci costringe ad adottare contromisure tattiche e strategiche” ha infatti detto questa mattina il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. Peskov ha parlato dell’ingresso della Finlandia nella Nato come di uno sviluppo che “aggraverà notevolmente la situazione”, ha aggiunto che Mosca studierà la situazione in Finlandia e ha accennato all’impatto “sulla natura delle relazioni bilaterali” di Mosca “con gli Stati che diventano nuovi membri dell’Alleanza“. La Nato “è una struttura ostile” alla Russia, ha detto. E ha proseguito: “La situazione in Ucraina è molto diversa da quella della Finlandia e non è possibile fare paragoni“. Mosca, ha sostenuto, “non ha avuto dispute con la Finlandia” mentre nel caso dell’Ucraina “la situazione era assolutamente diversa e potenzialmente pericolosa“, cosa che ha portato alla “necessità di un’operazione speciale per raggiungere gli obiettivi“.
Ecco la nuova mappa dei Paesi che fanno parte della NATO: