Un istituto scientifico appartenente all’Agenzia spaziale giapponese (Jaxa) ha deciso di vietare ai ricercatori cinesi e russi l’accesso a informazioni considerate sensibili, che potrebbero essere utilizzate per scopi militari. Lo riferisce l’agenzia Kyodo che cita fonti anonime a conoscenza del dossier, spiegando che l’Istituto di Scienze Spaziali e Astronautiche (Isas) ha perfezionato nuovi standard per l’accettazione di ricercatori e studenti stranieri, già introdotti nel settembre dello scorso anno. L’obiettivo è quello di impedire alle agenzie straniere impegnate nello sviluppo di armi di distruzione di massa, l’accesso alle tecnologie impiegate nei programmi di lancio di satelliti e dei razzi.
Ai candidati provenienti da Paesi quali la Corea del Nord, l’Iran, l’Iraq e la Bielorussia non sarà inoltre consentito sottoporsi a screening per entrare nell’Isas. La Cina e l’India e i membri dell’Associazione delle nazioni del Sud-est asiatico saranno soggetti a determinate eccezioni. I loro ricercatori e gli studenti con punteggi sopra la media nel campo della scienza, e con l’approvazione del comitato dell’Isas, potranno essere giudicati idonei allo screening di ammissione ma solo in determinati settori.
In Giappone l’Isas funge anche da istituto di ricerca inter-universitario nazionale e accetta ricercatori spaziali e studenti da tutto il mondo. La società madre, la Japan Aerospace Exploration Agency, non ha voluto rilasciare commenti.