Dopo i sushi contaminati dai clienti, dal Giappone arriva un’altra notizia che fa scalpore nel mondo della ristorazione: un caffe’ di Hokkaido ha dovuto licenziare una cameriera che serviva cocktail mescolati con il suo sangue. Lo riferisce Insider riportando l’insolita vicenda accaduta nel caffe’ Mondaiji, a Sapporo, che si e’ scusato con i clienti per l’incidente “assolutamente inaccettabile”. In realta’ i primi a dare l’informazione sono stati i titolari stessi del caffe’ sulla propria pagina Facebook. “Un atto del genere non e’ diverso dal terrorismo del lavoro part-time ed e’ assolutamente inaccettabile”, si legge nel tweet del locale, aggiungendo che e’ stato chiuso per un giorno per sostituire tutti i bicchieri in negozio.
“Puliro’ il negozio, cambiero’ i bicchieri e smaltiro’ l’alcool che potrebbe essere stato contaminato. Ancora una volta, mi dispiace molto avervi causato problemi”, ha aggiunto il proprietario. Le bevande – chiamate orikaku, o cocktail originali – contengono solitamente frutta o altri sciroppi colorati e vengono serviti da persone con alcune problematiche. In questo caso la cameriera, le cui generalita’ non sono state rese note, aveva mescolato del suo sangue ai cocktail che serviva ai clienti. Situato nel quartiere dei divertimenti di Susukino a Sapporo, il locale in questione ha come nome Mondaiji e viene classificato come un “Problem Child Concept Cafe”.
Il caffe’ si pubblicizza anche su Twitter come uno spazio per ragazze scure e “bambini problematici” che sono anche “i piu’ carini” per servire i propri clienti. Una delle specialita’ del bar e’ un menu all-you-can-drink, al costo di 19 dollari. Di recente, ad aver fatto parlare di se’ sui media di tutto il mondo era stata la catena di sushi a nastro trasportatore Sushiro, sulla scia di incidenti in cui le persone filmavano video virali di se stesse contaminando con mani e saliva bottiglie di salsa di soia comuni e cibo destinato ad altri clienti, generando il “terrorismo del sushi”. All’inizio di aprile, la polizia ha arrestato due commensali, Ryu Shimazu, 35 anni, e Toshihide Oka, 34 anni, con l’accusa di aver mangiato zenzero in salamoia dalla ciotola comune con le loro bacchette invece di usare un utensile da portata.