La tutela della foresta amazzonica può salvare le comunità indigene

La conservazione dei territori delle foreste amazzoniche potrebbe far risparmiare oltre 2 miliardi di dollari sui costi della salute ogni anno per le popolazioni indigene
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La tutela dalla deforestazione delle foreste amazzoniche del Brasile può aiutare a prevenire circa 15 milioni di casi di infezioni respiratorie e cardiovascolari che potrebbero essere associate all’inquinamento atmosferico. Questi dati che riguardano soprattutto le particelle rilasciate dal fumo degli incendi boschivi, rientrano in un articolo pubblicato di recente su Communications Earth & Environment.

Secondo questa ricerca, la conservazione dei territori indigeni dell’Amazzonia potrebbe ogni anno far risparmiare alle popolazioni indigene oltre 2 miliardi di dollari sulla spesa legata alla salute. Infatti, la foresta pluviale amazzonica ospita metà delle rimanenti foreste tropicali del mondo, ma è minacciata da alcuni dei più alti tassi di deforestazione sulla Terra.

La frammentazione delle foreste amazzoniche

I territori indigeni costituiscono quasi il 22% della regione amazzonica. Una delle principali cause di deforestazione sono gli incendi, con oltre 92.000 km² di foresta che sono andati persi a causa di incendi solo nel 2019. Tali incendi boschivi costituiscono una minaccia per la salute pubblica in quanto rilasciano particelle di fumo nell’aria che, se inalate, contribuiscono alle infezioni respiratorie e cardiovascolari.

Inoltre, la deforestazione comporta la perdita di foreste sane che fungono da biofiltro, eliminando gli inquinanti atmosferici e migliorando la qualità dell’aria. Paula Prist e colleghi hanno analizzato le implicazioni sulla salute umana delle foreste, sulla base dei dati riguardanti la concentrazione di particolato nell’Amazzonia brasiliana.

Gli incendi e le emissioni di anidride carbonica

Gli esperti hanno, inoltre, dimostrato che 1,68 tonnellate metri cubi di particelle sottili sono state rilasciate ogni anno tra il 2010 e il 2019. Si stima che ogni ettaro di foresta bruciata potrebbe generare costi sanitari di 2 milioni di dollari, a causa della maggiore incidenza di infezioni respiratorie e cardiovascolari correlate all’inquinamento atmosferico.

Sulla base del loro modello, gli autori stimano che la conservazione delle foreste nei territori indigeni potrebbe contribuire a prevenire ogni anno 15 milioni di casi di infezione respiratoria e cardiovascolare correlati agli incedi. Inoltre, i comuni con ampie aree di copertura forestale hanno avuto incidenze di infezioni inferiori rispetto alle aree con bassa copertura forestale.

L’importanza delle aree verdi

Gli studiosi pertanto suggeriscono che le aree con grandi spazi verdi o una copertura di alberi hanno una maggiore riduzione delle concentrazioni di particelle inquinanti. La conservazione delle foreste nei territori indigeni può senz’altro contribuire direttamente a proteggere la salute delle comunità indigene. Lo studio ha dimostrato che la foresta amazzonica potrebbe assorbire una media di ~26.000 tonnellate di PM2,5.

I territori indigeni sono responsabili del 27% di questi. Problemi respiratori e cardiovascolari sono stati direttamente colpiti dalla quantità di PM2,5, con un aumento di 1 kg di PM2,5 che porta a 23 nuove infezioni. Questi risultati possono essere utilizzati per promuovere azioni di conservazione e garantire i diritti degli indigeni in delle foreste amazzoniche del Brasile.

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