Danni per milioni di euro sono stati provocati nelle campagne dall’ultima ondata di maltempo che con violenti temporali, trombe d’aria e grandine si è abbattuta a macchia di leopardo lungo tutta la Penisola, dalla Lombardia al Veneto, dalla Liguria all’Emilia fino al Lazio nella Capitale e oltre. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti in occasione dell’allerta meteo in 7 regioni con maltempo, freddo e persino il ritorno della neve.
Nelle aziende agricole colpite – sottolinea la Coldiretti – si registrano pesanti danni alle coltivazioni come grano, mais, colza, bietole, frutta (albicocche, pere, mele, pesche, kiwi e fragole) e ortaggi, dalle zucchine alle fave, dagli asparagi ai carciofi ma anche a vigneti e oliveti. La caduta della grandine nelle campagne – prosegue la Coldiretti – è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro. La grandine colpisce i frutticini proprio nei primi giorni di formazione in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione. Un evento climatico avverso che – precisa la Coldiretti – si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis. Lo scorso anno solo nelle aziende agricole assicurate i danni provocati dalla grandine hanno raggiunto la cifra record di oltre mezzo miliardo di euro secondo l’Asnacodi.
Nelle zone interessate dal maltempo sono in corso le verifiche dei danni da parte della Coldiretti, che segnala peraltro l’aggravarsi delle perdite provocate dalla persistente siccità e dalle gelate notturne che hanno mandato in fumo nelle aziende interessate fino 70% di gemme e piccoli frutti sugli alberi di susine, ciliegie, albicocche, pesche ma anche su meli, peri, kiwi e vigneti già in fase avanzata di vegetazione.
Se pioggia e neve sono attese per ripristinare le scorte idriche in laghi, fiumi, terreni e montagne, i forti temporali con precipitazioni violente soprattutto se accompagnati da grandine – aggiunge la Coldiretti – peggiorano la situazione anche con frane e smottamenti poiché i terreni secchi non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento.