Si è concluso oggi a Bangalore un meeting internazionale sulle onde gravitazionali co-organizzato da istituzioni scientifiche italiane e indiane, Laboratorio nazionale del Gran Sasso, INFN, assieme all’ Indian Space Research Organisation, ISRO, all’Indian Institute of Science ed Education and esearch, di Kolkata, e all’International Centre for Theoretical Sciences. All’incontro, sostenuto dall’Ambasciata italiana in India, ha partecipato una delegazione italiana composta di una decina tra ricercatori e accademici, rappresentanti dell’Istituto Nazionale Astrofisica, delle Università di Camerino e Milano, e dell’ESA.
“Questo meeting“, spiega il Professor Sergio Ledda, attaché scientifico dell’Ambasciata italiana in India, “è stato un momento di intenso scambio e di valutazione dei nuovi settori di innovazione, e ha avuto come obiettivo unire gli sforzi internazionali, innalzare il livello di collaborazione nel settore tra l’Italia e l’India e preparare un studio congiunto su questa branca strategica dell’astronomia“.
Le onde gravitazionali attualmente vengono rilevate sulla Terra tramite grandi infrastrutture di ricerca come l’European Gravitational Observatory, nato da un consorzio internazionale a prevalenza europea e localizzato in Italia. “L’India ha manifestato l’intenzione di installare sulla Luna un’antenna sismografica nella sua prossima missione lunare Chandrayaan-3 prevista per la prossima estate. Siamo interessati a capire possibili forme di collaborazione”. Nel commentare l’incontro, l’Ambasciatore Vincenzo de Luca ha sottolineato “si tratta della prima iniziativa dopo l’incontro di marzo dei due Premier che hanno elevato le nostre relazioni a partnership strategica concordando di ampliare la cooperazione, tra l’altro, nel settore spaziale“.